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No World Order. Migliaia di vaccini ritirati

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 16:49
19/10/2012 22:42
 
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Influenza. Ministero della Salute ritira parte dei vaccini
17 Ottobre 2012

"Il Ministero della Salute conferma il ritiro di una parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna di vaccinazione appena cominciata". E' quanto si apprende in una nota del Ministero che, così, conferma il ritiro a Milano di 65mila dosi di vaccino prodotti dall'azienda Crucell. L'indiscrezione era stata data Corriere della Sera. Il ministero, però, ha voluto subito tranquillizzare:"I vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, le aziende ritirano l'intera produzione".

www.loccidentale.it/node/119066

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Pericoloso esavalente: vaccino ritirato
Messaggio urgente per tutti i genitori che in questi giorni pensano di vaccinare i loro figli con l’esavalente

Dottor Roberto Gava, farmacologo, tossicologo

Ha la data del 6 ottobre 2012, è una comunicazione dall’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia e reca l’urgenza di classe 1: ritiro immediato del vaccino esavalente Infanrix Hexa per rischio contaminazione batterica pericolosa (1).

I fatti
Pochi giorni fa, il 6 ottobre scorso, l’Istituto di Stato per Controllo dei Farmaci della Slovacchia diffonde un documento urgente (riferimento n° 12/5541 - 389/2012/900) in cui impone il ritiro immediato dal commercio del farmaco Infanrix Hexa (Codice 34905) della ditta belga GlaxoSmithKline Biologicals s.a., lotto A21CB191B con data di scadenza 01-2014.

La motivazione ufficiale è che durante il controllo di qualità è stata riscontrata una contaminazione microbica dell’ambiente di produzione. È riportato che i prodotti finali della lavorazione (cioè il vaccino in oggetto) non sono microbicamente contaminati, ma, allo scopo di assicurare il mantenimento dello standard di qualità, l’ente di registrazione accetta il ritiro del farmaco Infanrix Hexa dalle farmacie e dai fornitori sanitari. Il documento ufficiale dice che: “I pazienti che sono stati vaccinati con questo vaccino non sono a rischio a causa del vaccino stesso che soddisfa tutti i requisiti di qualità”. Cioè, il vaccino va benissimo e soddisfa tutti i requisiti di ottima qualità … eppure l’hanno fatto ritirare immediatamente! È difficile comprenderne il motivo, almeno per noi comuni mortali.
Il ritiro è stato disposto con urgenza massima: classe 1.

A cosa corrisponde la classe 1 d’urgenza?
La classificazione delle urgenze è stabilita dalle norme europee (norma emea/ins/gmp/459921/2010) ed è la seguente:

- 1a classe d’urgenza: le urgenze che minacciano potenzialmente la vita oppure possono causare gravi danni alla salute. Provvedimento da attuare immediatamente!

- 2a classe d’urgenza: le urgenze che possono minacciare la salute o possono portare a cure non corrette, ma non rientrano nella classe 1. Provvedimento da attuare entro 48 ore!

- 3a classe d’urgenza: le urgenze che non minacciano la salute, ma il ritiro è stato effettuato per altri motivi. Provvedimento da attuare entro 5 giorni!

Cos’è l’esavalente?
L’esavalente (nome commerciale Infanrix HEXA della ditta GlaxoSmithKline) è il vaccino usato anche in Italia per vaccinare i neonati a partire dal 2°-3° mese di vita. Questo vaccino contiene 6 antigeni che dovrebbero proteggere i nostri figli difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse ed emofilo tipo B. A parte la Regione Veneto in cui l'obbligo vaccinale è stato revocato l'1-1-2008, e in modo diverso qualche altra Regione, in Italia le vaccinazioni pediatriche obbligatorie sono 4 e cioè contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B. Però, a partire dal 2001, è stato messo in commercio il vaccino esavalente (un’unica fiala vaccinale contro 6 germi) che è stato silenziosamente imposto scalzando i 4 vaccini prima disponibili (oggi ben difficilmente reperibili singoli) e i genitori si sono trovati obbligati, senza alcuna legge dello Stato, a somministrare ai loro figli 6 vaccini contemporaneamente invece dei 4 obbligatori.

Ciò è accaduto nonostante si sappia che il rischio che un bambino ha di subire danni da vaccino è tanto maggiore quanto più il bambino è piccolo e tanto è maggiore il numero di vaccini somministrati contemporaneamente (2,3).

Le nazioni che hanno ritirato il vaccino e lotti incriminati
Le notizie sono recentissime e pare che le Nazioni che hanno preso la decisione di ritirare il vaccino Infanrix Hexa siano in aumento.
Allo stato attuale, comunque, le nazioni sono: Slovacchia, Spagna, Germania, Australia, Canada e Francia. La Francia non ha ritirato solo l’esavalente, ma anche il vaccino tetravalente e il pentavalente, sempre della ditta GlaxoSmithKline. I lotti ritirati da questi Paesi, la data di ritiro e i siti che lo comunicano sono i seguenti:

Slovacchia
Data del ritiro immediato: 6 ottobre 2012
Numero di lotto: A21CB191B
Siti per la consultazione:
- www.sukl.sk
- www.slobodavockovani.sk/news/sukl-nariadil-stiahnutie-vyrobnej-davky-hexavakciny-infanrix-hexa-kvoli-mikrobialnej-kontami...
- www.sukl.sk/buxus/docs/Inspekcia/PostregistracnaKontrola/Mimoriadne_oznamy/Rozhodnutie_Infanrix12100...

Spagna
Data del ritiro immediato: 8 ottobre 2012
Numeri di lotto: A21CB187E; lo stesso giorno, la Società Spagnola del Farmaco comunica di ritirare anche il lotto 12N0010 (scadenza 31-8-2013)
Siti per la consultazione:
- www.larazon.es/noticia/1481-sanidad-retira-un-lote-de-una-vacuna-infantil-de-gsk-por-una-potencial-contaminacion-micro...
- www.aemps.gob.es/informa/alertas/medicamentosUsoHumano/2012/docs/calidad_42-1...
- www.sefh.es/sefhboletin/vernoticiaboletin.php?id=5313

Germania
Data del ritiro immediato: 10 ottobre 2012
Numeri di lotto: A21CB191C, A21CB193A, A21CB193B, A21CB193C, A21CB194A
Laboratori paralleli esterni e numeri di lotto interessati dal provvedimento:
- Emra-Med, Kohlpharma, Pharma Westen, Veron Pharma: A21CB187B
- CC-Pharma: A21CB337A
- Pharma Westen, Emra-Med, Kohlpharma, Veron Pharma: A21CB187C
- A.C.A. Müller: A20CA742A, A20CA743A
Sito per la consultazione:
- www.akdae.de/Arzneimittelsicherheit/Weitere/Archiv/2012/2012101...

Australia
Data del ritiro immediato: 11 ottobre 2012
Numeri di lotto: A21CB144A; A21CB188D; A21CB188E; A21CB190A; A21CB197A; A21CB221B
Sito per la consultazione:
- www.tga.gov.au/safety/alerts-medicine-infanrix-121011.htm

Francia
Data del ritiro immediato: 11 ottobre 2012
Numeri di lotto: sono stati ritirati tre tipi di vaccini (il tetravalente, il pentavalente e l’esavalente) della ditta GlaxoSmithKline:
- Infanrix Tetra Im: Lotto AC20B199AC
- Infanrix Quinta: Lotti A20CA742A; A20CA743A; A20CA744B
- Infanrix Hexa: Lotto A21CB337A
Sito per la consultazione:
- ansm.sante.fr/S-informer/Informations-de-securite-Retraits-de-lots-et-de-produits/Infanrix-Tetra-Quinta-Hexa-poudre-et-suspension-pour-suspension-injectable-en-seringue-preremplie-Laboratoire-GSK-Retrait-de-lots/%28language%2...

Canada
Data del ritiro immediato: 11 ottobre 2012
Numero di lotto: A21CB242A
Sito per la consultazione:
- www.bccdc.ca/imm-vac/VaccinesBC/infanrix.htm

Nel suddetto sito si legge il seguente comunicato dell’Agenzia di Controllo della Salute canadese (BC Centre for Disease Control): “Genitori e tutori di bambini che hanno ricevuto il vaccino ritirato possono stare certi che il loro bambino è stato vaccinato con un vaccino efficace e sicuro. Più di 20.000 dosi di questo vaccino sono state somministrate ai bambini in Canada dal mese di aprile 2012. Non ci sono state segnalazioni di problemi con questo vaccino che indicano la contaminazione batterica in Canada e in 1,2 milioni di dosi distribuite in tutto il mondo”.

Sono tutti lotti con scadenza 31 gennaio 2014, ad eccezione di un lotto ritirato in Spagna con scadenza 31-8-2013.

Ricordo comunque che i lotti in commercio in ogni Paese sono diversi da quelli degli altri Paesi e quindi non serve verificare se i bambini italiani hanno ricevuto uno dei lotti suddetti. Sono la GlaxoSmithKline e il nostro Ministero della Salute che ci devono dire se i lotti finora commercializzati in Italia erano o meno a rischio di contaminazione.

Il batterio contaminante
I comunicati ufficiali dicono che nei laboratori di produzione di questo vaccino esavalente è stata trovata una piccola contaminazione da parte del batterio Bacillus cereus. Il Bacillus cereus è un batterio beta-emolitico patogeno a bastoncino Gram-positivo che produce tossine responsabili di intossicazioni alimentari. È comunemente presente nel suolo e nella polvere e contamina frequentemente alimenti a base di riso e occasionalmente pasta, carne e vegetali, prodotti lattiero-caseari, minestre, salse, dolciumi che non sono stati raffreddati rapidamente ed efficacemente dopo la cottura e/o adeguatamente conservati.

Il Bacillus cereus forma spore resistenti alla maggior parte dei processi di risanamento ed è in grado di moltiplicarsi durante la conservazione. Data la resistenza delle spore, esse sono molto difficili da eliminare e rappresentano un’importante fonte di contaminazione degli alimenti. Esistono diversi ceppi di Bacillus cereus: alcuni sono innocui, altri responsabili di intossicazioni alimentari anche fatali. Attualmente non sono disponibili metodi in grado di distinguere tra ceppi virulenti e non-virulenti.

Il suo isolamento nel corso di broncopolmoniti, batteriemie, setticemie, meningiti, infezioni dell’orecchio e delle vie urinarie, lo fa ritenere un patogeno di una certa rilevanza.
In particolare, per il ruolo svolto in congiuntiviti acute, iridocicliti purulente, panoftalmie emorragiche, endoftalmiti post-traumatiche e metastatiche, anche a carattere fulminante, è considerato uno dei microrganismi più pericolosi per l’organo visivo.

Il Bacillus cereus è causa di due tipi di intossicazioni alimentari:

- una, ad effetto emetico (vomito), dovuta all’ingestione di una tossina presente nell’alimento;

- l’altra, di tipo diarroico, è dovuta all’ingestione di cellule/spore batteriche capaci di produrre enterotossine nell’intestino tenue.

I sintomi provocati dall’intossicazione diarroica mimano gli stessi provocati dall’intossicazione da Clostridium perfringens (il batterio produttore della più mortale tossina esistente). La sindrome si manifesta con diarrea acquosa, forti crampi addominali e talvolta sotto forma di nausea e vomito. Il periodo di incubazione varia tra le 6 e le 15 ore dopo il consumo degli alimenti contaminati. I sintomi persistono per 20-24 ore. La tossina emetizzante, caratterizzata da nausea e vomito, differisce da quella diarroica perché provoca una sindrome molto più acuta con un periodo di incubazione non superiore alle 6 ore dal momento di ingestione del cibo. Occasionalmente si possono manifestare crampi addominali e diarrea. La durata dei sintomi è comunque generalmente inferiore alle 24 ore. La sintomatologia è peraltro molto simile a quella dall’intossicazione da Staphylococcus aureus.

E' vero che ci assicurano che il rischio di contaminazione del vaccino da parte di questo batterio è praticamente inesistente e che le infezioni da Bacillus cereus sono intense ma durano solo un giorno, ma considerando che questo vaccino viene inoculato a bambini il cui sistema immunitario è tutt’altro che predisposto a ricevere un simile insulto, il pericolo resta ugualmente molto grave!

Perché il nostro Ministero non ha finora né scritto né fatto nulla?
I Ministeri della Salute degli Stati suddetti hanno avvisato la popolazione affinché i genitori dei bambini che hanno ricevuto questa vaccinazione negli ultimi mesi contattino le autorità sanitarie con urgenza. Il nostro Ministero, invece, tace, anche se pare che i Laboratori GlaxoSmithKline di Verona siano tra quelli che producono il vaccino per la Germania e i tedeschi hanno prontamente ritirato i vaccini sospetti di contaminazione.

Dobbiamo credere a quello che ci dicono?
Chi sapeva che il vaccino esavalente Hexavac (prodotto dalla Sanofi) è stato sospettato di aver causato numerosi casi fatali di edema cerebrale nei neonati e che per questo nel 2006 è stato ritirato e sostituito dall’attuale Infanrix Hexa (prodotto dalla GlaxoSmithKline)? Il Prof. Randolf Penning dell’Istituto di Medicina Legale di Monaco di Baviera ha documentato più di 120 casi e 6 di questi erano morti lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno dopo! (4). La motivazione di quel ritiro, ci dissero in quel tempo, fu che era stata rilevata una variabilità nel processo di produzione che poteva attenuare la capacità di questo vaccino esavalente nell’indurre una risposta anticorpale contro l’epatite B (5).

In realtà, per quello che si disse a posteriori, la complicità dell’Agenzia Europea per i Medicinali [EMEA], che cercò di buttare acqua sul fuoco, serviva per bloccare l’inchiesta che era stata avviata in Germania contro la Sanofi.
Durante l’inchiesta avviata in Germania, l’Hexavac fu ritirato dal mercato con la suddetta ipotetica motivazione, mentre l’Infanrix Hexa è rimasto in commercio nonostante fosse anch’esso in causa per gli stessi motivi secondo i patologi di Monaco. Perché quell’inchiesta, che comunque alla fine si è arenata, ha colpito solo l’Hexavac prodotto da Sanofi e non l’Infanrix Hexa della GlaxoSmithKline?

Ovviamente non sappiamo rispondere a questa domanda, ma oggi vorremmo almeno che la GlaxoSmithKline e il nostro Ministero della Salute ci tranquillizzassero con prove concrete sulla innucuità del vaccino esavalente che, volenti o nolenti, i nostri figli continuano a ricevere. Invitiamo pertanto i responsabili della GlaxoSmithKline a diffondere un loro comunicato ufficiale chiarificatore utilizzando anche, se lo desiderano, questi stessi canali divulgativi.

I vaccini sono sicuri e anche utili?
Consideriamo solo questi aspetti principali:

1) Il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile (6).

2) Oggi i bambini sono più deboli di una volta per innumerevoli motivi (madri più stressate, alimentazione meno equilibrata, ambiente inquinato, facili trattamenti farmacologici sia alla madre che al neonato, ecc.) (7).

3) Molti neonati presentano una immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi e che viene chiamata ipogammaglobulinemia transitoria: se in questo periodo il bambino viene vaccinato, corre un elevato rischio di subire danni da vaccino, mentre, se si attende che il suo sistema immunitario maturi, il rischio si riduce (6).

4) I bambini nati prematuri o che hanno subito una qualche malattia acuta nei primi mesi di vita o che hanno ricevuto farmaci immunosoppressori (antibiotici e/o cortisonici) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche e molte altre condizioni squilibranti il loro precario equilibrio immunitario, sono ad elevato rischio di danni da vaccini (7).

5) E’ noto che minore è l’età del neonato o maggiore è la sua immaturità o maggiore è il numero di vaccini inoculati insieme, maggiore è il rischio che il bambino subisca un grave danno vaccinale. Non dimentichiamo che inoculiamo circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino! (3,8).

6) I vaccini impediscono al bambino di venire a contatto con germi importanti e ciò è un altro punto a loro sfavore (9,10). Infatti, sappiamo che il sistema immunitario immaturo del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli e grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane. Non sarebbe allora più logico, sicuro ed efficace irrobustire la sua immunità aspecifica che lo difenderebbe da tutti i germi, invece di cercare di fortificare (con tutti i rischi che sappiamo) l’immunità specifica proteggendolo con i vaccini solo contro 7-8 germi?

7) Consideriamo che le vaccinazioni che noi pratichiamo non servono per proteggere i bambini dalle malattie virali e batteriche che li affliggono tutti i giorni; anzi, dato che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario (effetto che si prolunga all'incirca nei 30-40 giorni successivi alla vaccinazione), i bambini vaccinati risultano più esposti dei non vaccinati (11,12).

8) Inoltre, consideriamo a cosa servano il vaccino antitetanico in un bambino di pochi mesi: si arrampica sui reticolati? E il vaccino antiepatite B? Per caso i nostri piccoli sono così precoci da avere rapporti sessuali pericolosi? E il vaccino contro la poliomielite? L'Europa ha il certificato "Polio Free" (senza poliomielite) dal 2002. E il vaccino per la difterite? Non ci sono casi di difterite né in Italia né nel resto dell'Europa da vari decenni (a parte qualche sperduta zona della Siberia). In aggiunta, gli extracomunitari sono vaccinati, ma il loro arrivo in numero elevato in Europa non ha causato aumento delle malattie per cui noi vacciniamo i bambini, ma pare aver causato invece un aumento della tubercolosi e delle malattie a trasmissione sessuale (13).

9) Il cervello ha un suo sistema immunitario specializzato e quando una persona viene vaccinata, le sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”) vengono attivate. Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi neuroni provocando il rilascio di diversi elementi tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc.) che danneggiano le cellule cerebrali e le loro connessioni sinaptiche. Questa iperstimolazione è la prima causa di tante cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le convulsioni, ecc (14,15,16).

10) I vaccini sono pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro, … perché ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo. Con le conoscenze di immunologia di cui disponiamo oggi, pensare che la somministrazione di queste sostanze a neonati di 2-3 mesi di vita sia totalmente innocua …. è veramente da “sciocchi”! (16).

11) A quanto pare, se la notizia di questi giorni è veritiera (alcuni sono molto dubbiosi in merito, perché temono che la verità sia molto più grave altrimenti non si spiegherebbero i ritiri immediati per i motivi riportati), pare che i vaccini possano contenere anche germi contaminanti … nonostante le sempre super-garanzie che ci danno quando ci assicurano che la produzione dei vaccini è sicura al 100% (17).

12) I vaccini possono causare qualsiasi patologia nel bambino che li riceve, perché squilibrano il suo sistema immunitario. Infatti, se il bambino ha un sistema immunitario robusto, tollera probabilmente abbastanza bene la vaccinazione, ma se ha un sistema immunitario debole, in un tempo variabile di giorni o mesi svilupperà una delle patologie a cui è predisposto, e chi di noi è senza predisposizioni patologiche congenite o acquisite? E come facciamo a sapere quanto un bambino è forte o debole dal punto di vista immunitario? Oggi potremmo avere molte informazioni di questo tipo con un semplice esame del sangue, ma questo esame non viene fatto! Perché? (18) È forse razionale vaccinare a tappeto 560.000 bambini all’anno senza sapere nulla di loro? È lecito eseguire un trattamento farmacologico (i vaccini sono farmaci) senza personalizzarlo? E senza sapere se l’individuo che lo riceve ne trarrà un beneficio o un danno? È lecito attuare dei trattamenti preventivi che mettono a rischio la salute e addirittura in alcuni casi la vita del bambino? È lecito che un trattamento preventivo in un soggetto sano, specie se è un bambino, possa presentare un minimo di pericolo?

Oggi sappiamo che i vaccini non possono certamente far correre ai nostri figli solo piccoli pericoli, ma preferisco lasciare al Lettore il compito di rispondere a queste domande ricordandogli solo che la letteratura medica contiene migliaia di articoli che documentano i danni da vaccini (2). I medici vaccinatori ci garantiscono che tutti i vaccini sono innocui, ma quando i genitori che hanno più paura di danneggiare loro figlio che di fare “brutta figura” davanti i medici vaccinatori chiedono loro di mettere per iscritto che la vaccinazione non causerà alcun danno al bambino … nessuno di questi medici osa mettere la sua firma su un tale documento!
Perché?

Conclusione
Sperando di interpretare i sentimenti sia dei medici che dei genitori del nostro Paese, mi permetto di dire che noi tutti siamo stanchi di questa continue notizie allarmanti sugli effetti dei vaccini pediatrici. Pertanto, pretendiamo che il nostro Ministero della Salute, da una parte ci fornisca informazioni precise, esaurienti e scientificamente corrette e inoppugnabili sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini e dall’altra, dato che solo noi genitori siamo i veri responsabili della salute dei nostri figli, vorremmo essere liberi, come accade in tutti i Paesi civili, di poter esprimere il nostro consenso o meno ad ogni atto medico, comprese le vaccinazioni pediatriche.

Dr. Roberto Gava - Farmacologo - Libro sulle vaccinazioni pediatriche www.librisalus.it/libri/le_vaccinazioni_pediatriche.php

Bibliografia

1) www.sukl.sk

2) Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 1a rist., 2010.

3) Cfr. gli studi The 2005 VAERS Search e The 2007 VAERS Search del data-base americano VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System): www.nvic.org/Doctors-Corner/Edward-Yazbak/Multiple-Vaccinations-and-the-Shaken-Baby-Syndro...

4) Zinka B., Rauch E., Buettner A.,Ruëff F., Penning R. Unexplained cases of sudden infant death shortly after hexavalent vaccination. Vaccine 2006; 24 (31-32): 5779-80.

5) www.iss.it/pres/focu/cont.php?id=391&tipo=3&lang=1.

6) Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 1a rist., 2010, cap. 6 “Alcuni cenni di fisiologia neonatale”.

7) Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2a ed., 1a rist., 2010, cap. 7 “Fisiopatologia della risposta immunitaria neonatale”.

8) Pourcyrous M et al. Primary immunization of premature infants with gestational age <35 weeks: cardiorespiratory complications and C-reactive protein responses associated with administration of single and multiple separate vaccines simultaneously. J Pediatr. 2007; 151: 167-72.

9) Hopkin J.M. The rise of atopy and links to infection. Allergy 2002.

10) Rook G.A., Brunet L.R. Give us this day our daily germs. Biologist Aug. 2002.

11) Eibl M. M. at al. Abnormal T-Lymphocyt subpopulations in healthy subjects after tetanus booster immunization. New England Journal Medicine 1984; 310 (3): 198-9.

12) Robin E. M. D. Some hidden dimensions of the risk/benefit value of vaccine. First International Conference on vaccination, Alexandria, Virginia, 1997.

13) Cfr Ministero della Salute - DG della Prevenzione Sanitaria – Ufficio V – Malattie Infettive e Profilassi Internazionale.

14) Montagnier L., Vialard D. ‘Al cuore delle malattie croniche’. Tratto dal libro La scienza ci guarirà. Vincere le battaglie della vita con la prevenzione. Sperling & Kupfer Editore, 2009.

15) Goldman G. S., Yazbak F. E. An investigation of the association between MMR Vaccination and autism in Denmark. Journal of American Physicians and Surgeons 9 (3): 70; 2004.

16) Cohly HH, Panja A. Immunological findings in autism. Int Rev Neurobiol. 2005; 71: 317-41.

17) www.salute.gov.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=66&sub=2&...

18) Su questa linea si era espressa anche la Corte Costituzionale con la sentenza n. 258 del 20-23 giugno 1994 che diceva: “È necessario porre in essere una complessa e articolata normativa di carattere tecnico che individui esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione”.

www.informasalus.it/it/articoli/vaccino-esavalente-riti...

[Modificato da wheaton80 19/10/2012 22:44]
24/10/2012 13:35
 
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Ministero Salute vieta uso 4 vaccini antinfluenzali Novartis

ROMA (Reuters) - Il ministero della Salute e l'Agenzia italiana per il farmaco hanno disposto a scopo cautelativo il divieto immediato di quattro vaccini antinfluenzali della multinazionale svizzera Novartis per il possibile aumento di effetti collaterali e reazioni indesiderate. Lo dice una nota del ministero. I vaccini nel mirino del ministero sono Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato e Fluad. "Ai cittadini è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito", dice il comunicato. L'Aifa, basandosi sulla documentazione presentata dalla stessa Novartis, "ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate". La settimana scorsa il ministero aveva annunciato il ritirio di una parte dei vaccini antinfluenzali prodotti per la campagna di vaccinazione appena iniziata, precisando che si trattava di una misura precauzionale e che non vi erano rischi per la salute.

it.notizie.yahoo.com/ministero-salute-vieta-uso-4-vaccini-antinfluenzali-novartis-103337358--fina...
11/11/2012 00:42
 
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Vaccini ritirati, aperta inchiesta a Torino

La Procura indaga sul ritiro dei prodotti della Crucell e della Novartis dopo il rilevamento di anomalie nella composizione

MILANO - La Procura di Torino ha aperto un'inchiesta sul ritiro dal mercato dei vaccini antinfluenzali della Crucell e della Novartis dopo il rilevamento di anomalie nella loro composizione. Ipotizzati i reati di interruzione di pubblico servizio, omissione di atti d'ufficio, adulterazione di farmaci e inadempimenti di contratti di pubblica salute. L'inchiesta è stata avviata dal pm Raffaele Guariniello a seguito di un esposto del Codacons. La Crucell aveva ritirato 2,3 milioni di dosi dopo avere rilevato anomalie sulla sterilità dei vaccini, mentre l'Aifa aveva disposto il ritiro in via cautelativa dei vaccini della Novartis, già distribuiti alle farmacie (175mila pezzi) e alle Asl (312mila pezzi) dopo che era stato rilevato un fenomeno di aggregazione proteica nella composizione.

PROBLEMI CON LE ASL - Oltre al blocco di milioni di dosi di vaccino, ci sono altre difficoltà che ostacolano l'avvio della campagna contro l'influenza: in Lombardia, Toscana e Liguria i medici di medicina generale lamentano problemi e minacciano di non vaccinare, per la mancanza di accordi con le Asl. È il caso di Sondrio, dove è in corso una trattativa con i medici di base che chiedono i 6,16 euro a vaccinazione, in passato sempre riconosciuti dall'azienda sanitaria. «L'Asl - spiegano - ci destina questi fondi, sulla base del raggiungimento di obiettivi incentrati su progetti specifici, come studi sul diabete, ipertensione o stili di vita. Ma dato che si vuole risparmiare il 30% sulle vaccinazioni ambulatoriali, dirottandole anche sul potenziamento dei centri distrettuali dell'Asl, ci è stato chiesto di attingere parzialmente da questo fondo».

TOSCANA E LIGURIA - In Toscana, la campagna vaccinale avrebbe dovuto partire il 15 ottobre e rischia di slittare di un mese perché le confezioni non sono ancora arrivate ai 3.200 medici di famiglia e alle Asl: allo stop dei vaccini Crucell e Novartis si sono aggiunti ritardi nella commercializzazione. In Liguria il problema è di tipo assicurativo. «Se non avremo garanzie scritte sulla copertura assicurativa - spiega Marco Santilli, segretario provinciale della Fimmg di La Spezia - vaccineremo solo i pazienti non deambulanti in regime di assistenza domiciliare e diremo agli altri di rivolgersi agli ambulatori di igiene e sanità pubblica». Fino al 2010 ogni Asl aveva una polizza assicurativa che copriva anche i medici di famiglia. «Poi la Regione - continua - nel 2012 ha avocato a sé la gestione delle assicurazioni, con un unico fondo per il risarcimento dei sinistri», che coprirebbe i dipendenti, ma non i liberi professionisti che lavorano in regime di convenzione.

«SITUAZIONE TRANQUILLA» - Il ministro della Salute Renato Balduzzi ostenta ottimismo. «La situazione si sta profilando come assolutamente tranquilla e gestibile. Non c'è alcun cambiamento rispetto alla tabella di marcia della campagna vaccinale contro l'influenza, e non ci saranno problemi di approvvigionamento per quanto riguarda i vaccini». Balduzzi ha inoltre confermato che non si sono ad oggi riscontrati «particolari eventi avversi nelle situazioni in cui sono stati assunti i vaccini della Novartis vietati precauzionalmente». Il Ministero della Salute ha attivato il numero verde 1500 per informare sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale e per supportare quanti hanno effettuato la vaccinazione con i prodotti Novartis prima del provvedimento di divieto d'uso emanato dall'Agenzia del farmaco. Sul sito del Ministero sono inoltre pubblicate le risposte alle domande più frequenti.

30 ottobre 2012
www.corriere.it/salute/12_ottobre_30/vaccini-ritirati-inchiesta_5bc34e60-229a-11e2-a409-d9bbe43caf...
20/11/2012 00:20
 
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Tutti i vaccini sono contaminati

21 vaccini esaminati, 21 vaccini contaminati da polveri inorganiche

15 novembre 2012

In altri paesi del mondo questa notizia avrebbe fatto saltare teste e poltrone di dirigenti sanitari, tecnici e politici, probabilmente sarebbe intervenuta anche la magistratura, ma in Italia no, questo non avviene. In questo paese una notizia del genere non viene diffusa e se si diffondesse verrebbe immediatamente ridimensionata attraverso la macchina del fango.

Il dottor Montanari e la dottoressa Gatti, quando a fine ottobre vennero ritirati dal mercato i vaccini della Novartis, riuscirono ad acquistare in extremis il vaccino antinfluenzale Agrippal S1, per analizzarlo. La dottoressa Gatti fece sette ore di viaggio per raggiungere il microscopio elettronico confinato a Pesaro, vedi articolo). Il risultato? Sempre lo stesso: vaccino contaminato da micro e nanoparticelle inorganiche (Acciaio, Bario, Titanio, Silicio, blocchetti di Calcio), tutte particelle solide, piccole e meno piccole, ma tutto come già riscontrato negli altri 20 vaccini che avevano controllato in precedenza.

NapoliTime ha contattato l’ufficio stampa della Novartis per ottenere una dichiarazione in merito. Abbiamo lasciato i recapiti, ma invano. Il Dottor Montanari della Nanodiagnostics di Modena invece ci ha risposto, ecco le sue parole:

Dottor Montanari, i vaccini. Le case farmaceutiche ci sono cascate di nuovo?
“Io stesso non riesco a spiegarmelo: 21 bersagli centrati su 21 cominciano ad essere un bel punteggio.Mi chiedo anch’io come sia possibile che su 21 vaccini analizzati nel nostro laboratorio – in ogni caso, va detto, sempre su una sola confezione e non su lotti interi – ogni volta si sia rilevato un inquinamento da polveri inorganiche. Escludo subito, magari come atto di fede, che le case farmaceutiche introducano quella roba di proposito i loro prodotti. Non sono un tifoso delle dietrologie, e poi non ne vedrei lo scopo.

Il fatto è che queste particelle ci sono e una spiegazione va trovata. Nascondere la testa sotto la sabbia come fanno troppi medici, soprattutto pediatri, o come fa con ingenua arroganza l’Istituto superiore di sanità affermando che le nostre sono indagini “estemporanee e non riproducibili” non solo non fa onore all’Istituto ma è senz’altro motivo di preoccupazione per la gente che si ritrova abbandonata da chi, invece, dovrebbe operare per la salvaguardia della salute.

Impossibile non chiedersi come si possa liquidare un’indagine, pur con tutti i limiti sulle quantità di campioni controllati, che, al di fuori di ogni possibile discussione, non può non far rizzare le antenne a chi è istituzionalmente chiamato a proteggere la salute pubblica. Tanto per chiarire, il nostro è uno dei laboratori di punta nell’ ambito della Comunità Europea e di questo testimonia la Comunità stessa. Insomma, piaccia o no, pur tra mille difficoltà e ristrettezze, noi sappiamo lavorare. A questo punto, sarebbe di estremo interesse poter analizzare tutti i vaccini disponibili almeno sul territorio nazionale, cosa che, purtroppo, non ci è possibile per varie ragioni, la sottrazione del nostro microscopio elettronico da parte di Beppe Grillo in primis, una situazione che ci costringe a veri e propri salti mortali per poter continuare le ricerche restando indipendenti.”

Le sue scoperte, presenza di particelle non biocompatibili nei vaccini, sono pubbliche da tempo. Perché secondo lei le case farmaceutiche non correggono questi errori di produzione?
“Bisogna essere realisti. Le case farmaceutiche sono imprese industriali e commerciali il cui unico scopo è quello di ottenere risultati economici che siano i più ricchi possibili. Io non le critico per questo: benché le nostre rispettive visioni etiche del mondo siano agli antipodi, io accetto la situazione. Sono gli organi di controllo che mi lasciano perplesso: dovrebbero fare il loro dovere e, invece, questo non accade. Se il fatto sia dovuto a denaro che circola sottobanco, a incapacità tecnica, a ignoranza, a chiusura mentale, a pigrizia o ad altro non potrei dire e, tutto sommato, m’interessa poco.

A ottobre dell’anno scorso io fui chiamato dai NAS di Roma per raccontare di ciò che avevamo trovato fino ad allora in laboratorio. Andai, illustrai il tutto, lasciai la documentazione e non seppi più nulla. Il fatto è che troppo spesso ci troviamo di fronte a situazioni che – e lo dico da cittadino comune – avremmo tutto il diritto che non esistessero, non fosse altro che perché noi quella gente, i controllori, la paghiamo e abbiamo non il dovere ma il diritto di godere della loro affidabilità. Per venire più puntualmente alla sua domanda, fatta la premessa iniziale, le case farmaceutiche non intervengono per i motivi illustrati molto onestamente dal dottor Roberto Biasio, direttore medico della Sanofi Pasteur MSD, la distributrice del vaccino anti-papilloma virus che noi analizzammo nel 2011.

Le sue parole a proposito delle nostre analisi furono:“Sono condotte con metodologia seria, ma non sono pertinenti agli standard di qualità richiesti dalle procedure di produzione e rilascio di lotti di vaccini” (Il Salvagente n. 38 pag 39). Tradotto, “nulla da dire sulle analisi del laboratorio Nanodiagnostics, ma nessuno ci chiede di fare quei controlli.” Devo dire di avere apprezzato la franchezza e, in un certo senso, la correttezza del dottor Biasio, un atteggiamento molto diverso da quello dell’Istituto superiore di sanità, e un atteggiamento direi quasi sportivo tenuto da qualcuno che proprio una nostra analisi aveva colpito. Insomma, per concludere, nessuno chiede ai produttori di far sì che le polveri non siano nei vaccini e nessuno, poi, controlla il prodotto finito sotto quell’aspetto.”

Ciò che ha trovato nei vaccini, che danni potrebbe provocare una volta inoculato?
“Ci sono differenze importanti tra vaccino e vaccino di cui va tenuto conto. L’ultimo prodotto che siamo riusciti ad analizzare è un antinfluenzale, l’Agrippal S1 della Novartis, uno dei quattro che hanno circolato per un po’ e poi sono stati ritirati. Nella stragrande maggioranza dei casi, somministrando il farmaco a un adulto, ritengo che non succeda assolutamente nulla. La piccola dose di liquido non può altro che contenere una quantità in assoluto molto modesta di polveri inorganiche, e sappiamo per esperienza che, in genere, perché s’inneschi una reazione patologica da particelle occorre che queste raggiungano una concentrazione critica, concentrazione critica impossibile da prevedere caso per caso, in un determinato organo o tessuto e in un determinato punto o in più punti.

Un’eventualità teorica che meriterebbe approfondimento è quella che una o più particelle entrino nel nucleo di una o più cellule, fenomeno che noi dimostrammo possibile già una decina di anni fa e che fu poi al centro di una ricerca europea diretta da mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti. In quel caso, se avvenisse, si potrebbe avere un’interferenza con il DNA con tutto quanto ne può conseguire se una cellula si riproduce in modo patologico. Una cosa che io trovo buffa è l’avvertenza riportata in tutti i foglietti illustrativi che accompagnano i vaccini. Lì si scrive, del tutto giustamente, che il farmaco non va somministrato se il ricevente è allergico ad un componente o a più di uno.

Impossibile non chiedersi come si faccia a sapere quali sono i componenti dei vaccini se, come avviene di norma, ne viene denunciata solo una parte. Quanto agli inquinanti, poi. Per esempio, quando nel prodotto c’è Nichel in polvere e il soggetto è allergico al Nichel, cosa tutt’altro che rara, ecco che né chi somministra il vaccino né chi subisce l’iniezione può essere al corrente di che cosa andrà ad accadere, non essendo messo al corrente della situazione reale. Comunque sia, la reazione avversa, quando c’è, si manifesta immediatamente o, al massimo, entro un giorno, rarissimamente due. Altro caso è quello tipico dei militari.

A loro viene somministrato contemporaneamente un insieme di vaccini diversi, con questo costringendo l’organismo ad uno stress molto lontano dal normale. Gli inquinanti particolati, poi, sempre che sino presenti, non possono certo avere un’azione benefica. Da qui ad ipotizzare che i vaccini somministrati in quella maniera, una maniera che pure è fuori da ogni ragionevolezza, possa indurre forme di cancro il passo è troppo lungo e non esiste la minima prova scientifica in proposito. Molto diverso è lo scenario nei bambini. Senza entrare nell’assurdità biologica di pretendere d’indurre immunità in un soggetto il cui sistema immunitario è ancora immaturo, c’è, molto semplicemente, la questione della massa corporea. Ammettendo di avere un vaccino inquinato, s’iniettano vaccino e particelle in un organismo piccolo per volume e, per questo, la loro densità sarà ben maggiore di quella che sarebbe in un adulto. Per di più, la fisiologia del bambino, spesso appena un lattante, è vivacissima.

Nessuna meraviglia se queste particelle arrivano al sistema nervoso centrale e, d’improvviso, il bambino manifesta irrequietezza, turbe del sonno, difficoltà di relazione, ecc. Malauguratamente, inutile illudersi: quelle forme patologiche sono croniche. Autismo? Narcolessia? Non c’è nessun fondamento scientifico per escluderli. Il mio parere, ma qui si tratta solo di un parere, è che anche quelle patologie siano a buon diritto inseribili nell’elenco degli effetti collaterali delle vaccinazioni.Voglio che il mio punto di vista sia chiaro: non è tanto il vaccino in quanto tale ad essere deleterio, ma tutte le aggiunte che vengono fatte, dai conservanti agli stabilizzanti, dagli antibiotici agli adiuvanti fino, ahimè, agli inquinanti.

A questo si aggiunge la stravaganza delle vaccinazioni multiple che sono quanto di più innaturale esista e le vaccinazioni praticate a soggetti troppo giovani o troppo vecchi per avere un sistema immunitario competente. Uno degli aspetti del dramma è il fatto incontestabile che oggi la quasi totalità della ricerca medica è finanziata dall’industria farmaceutica e i risultati ne escono inevitabilmente inficiati. Purtroppo i medici, specie i più giovani, non si rendono conto di questa distorsione e non sanno che il loro sapere contiene una parte distorta e una parte censurata. E la “capacità di convinzione” della grande industria arriva capillarmente dovunque, media compresi. Basta dare un’occhiata a Wikipedia e ci si accorgerà delle enormità che riporta in una goffa difesa dei vaccini anche laddove difesa non ci può essere.”

Abbiamo contattato il Ministero della Salute, ma non ha risposto. Invitiamo anche la Novartis a contattare la nostra redazione, per un confronto scientifico sereno e al fine della tutela della salute generale.

www.napolitime.it/2012/11/vaccini-21-analizzati-21-risultano-contaminati-da-particelle-inorganiche-e-la-farmacovigilanza-dell...
12/01/2013 02:49
 
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Vaccini pericolosi, rotto un muro di omertà. Ecco la testimonianza di un virologo di fama mondiale

Il professor Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera UNESCO, invita a non schierarsi in una sorta di crociata a favore o contro i moderni vaccini ma rompe un muro fatto di omertà e paura, affermando senza dubbio che occorre approfondire laicamente la questione.

Le connessioni tra vaccini, specialmente quelli somministrati ai militari e l’aumento dell’incidenza del cancro, è ormai dimostrabile scientificamente:

"Sì, da alcuni anni si è aperto un nuovo capitolo della scienza, che ha osservato, in determinate condizioni, questa causalità. Prima si dava per scontato che i vaccini fossero una panacea. Poi si è iniziato a riscontrare che, come tutte le cose, hanno limiti e controindicazioni e che vanno utilizzati adeguatamente. Nel caso limite dei militari, sono state cercate tutte le possibili cause di tumori e malattie auto-immunizzanti analizzando il loro stato di salute e le sollecitazioni cui sono stati sottoposti. L’abbassamento di immunità post vaccino si riscontra regolarmente ed è incontestabile".

Un’affermazione forte che sicuramente spacca in due la ricerca sugli effetti dei vaccini, indicando in maniera netta, per la prima volta, un’innegabile effetto negativo che non si limita alle solite controindicazioni derivanti da allergie ai componenti. Come spiega il professor Tarro,

"Spesso i protocolli non sono stati rispettati, magari a causa di ignoranza. Questo ha causato indebolimento, un calo delle difese immunitarie drastico, che ha esposto molti soldati a conseguenze gravi. Inoltre, bisogna anche considerare il contenuto degli eccipienti contenuti nei vaccini, specialmente mercurio e alluminio.Checché se ne dica, i multidose che vengono iniettati ai militari (con i civili invece si usano i monodose, ndr) contengono quantità da cavallo di metalli. Per questo i militari sono la punta dell’iceberg dei potenziali danni da vaccino perché ne fanno di più e a volte in tempi più ravvicinati.

La mia esperienza personale, anche come medico nella Marina militare, mi dice che di volta in volta bisogna vagliare, pensare anche a dove andranno i ragazzi, scegliere in ogni situazione il vaccino giusto per avere la corretta risposta immunitaria. Ci sono stati anni in cui i medici militari non erano un granché… Ora però le cose stanno cambiando, io vedo colleghi preparati, eccellenti, le cose si evolvono. Certamente alcuni danni del passato restano e poi bisogna andare avanti, migliorare per evitarne altri.

Per questo invito la Sanità Militare Italiana ad essere all’avanguardia, non dico controcorrente ma devono guidare una nuova corrente. Bisogna anche considerare che i vaccini non sono tutti uguali, si fanno delle scelte, le stesse scelte si evolvono. Si potrebbe rivoluzionare e migliorare la modalità di fare l’anamnesi pre-vaccinale introducendo i test anticorpali".

In un colpo solo, non solo viene confermata la presenza di metalli pesanti nei vaccini, ma anche il suo uso eccessivo in certi ambienti militari dove le incidenze di cancro e tumori è cresciuto in maniera esponenziale e non solo a causa dell’uranio impoverito usato nei teatri di guerra. Una questione che più volte è stata oggetto di contenziosi con il Ministero della Sanità e come ha amaramente commentato lo stesso professor Tarro,

"Il Ministero della Salute ha negato il riconoscimento solo per un fatto economico. Talvolta queste discussioni diventano ideologiche e dimenticano la scienza o cercano di stiracchiarla in un senso o nell’altro. Spesso ci sono interessi economici di vario genere a guidarle. E’ vero che le consulenze di chi si è schierato contro i vaccini, ad esempio nel caso dei militari, sono state pagate, ma pensa si siano arricchiti? Si sono anche chiusi tante strade. Credo sia facile capire che non c’è paragone con quanto ci si può arricchire grazie al supporto delle case farmaceutiche".

Una questione su cui non è più possibile chiudere gli occhi.

news.cloudhak.it/vaccini-pericolosi-rotto-un-muro-di-omerta-ecco-la-testimonianza-di-un-virologo-di-fama-m...
31/01/2013 02:05
 
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Pubblicato nuovo studio del M.I.T. che stabilisce il rapporto tra alluminio nei vaccini e autismo

Questo documento che vi presentiamo è come si suol dire una bomba, e va a contraddire tutte quelle mamme, medici, farmacisti etc.etc.. che hanno definito inesistenti le correlazioni tra i vaccini, l’alluminio e autismo.

I ricercatori del MIT ( Massachusetts Institute of Technology ), considerata una delle più prestigiose università degli Stati Uniti, ha pubblicato nel novembre 2012 uno studio che collega in modo travolgente, vaccini contenenti alluminio, con lo sviluppo di autismo e il rischio di morte prematura, la cellulite, epilessia, depressione, stanchezza e dolore.

www.segnidalcielo.it/wp-content/uploads/2013/01/vaccini175-Jan.-05-1...

I dati empirici confermano i sintomi autistici associati con l’esposizione all’alluminio e paracetamolo.

Sintesi (il link allo studio completo lo trovate alla fine):

Stephanie Seneff, Robert M. Davidson e Liu Jingjing, 18 novembre 2012. Autori: Stephanie Seneff 1 Robert M. Liu Jingjing Davidson 2 e 1

1)Scienza Informatica e Laboratorio di Intelligenza Artificiale, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA 02139, Stati Uniti d’America
2)Practice Group Medicina, PhyNet, Inc., Longview, TX 75604, USA.

L’autismo è un disturbo caratterizzato dal deterioramento delle capacità cognitive e il comportamento sociale associato con una compromissione della funzione immunitaria.

L’incidenza di autismo è in aumento in modo allarmante. Quasi sempre si ritiene che i fattori ambientali svolgono un ruolo importante in questo aumento.

Questo articolo cerca di analizzare la frequenza dei casi secondo i dati delle segnalazioni di effetti avversi dei vaccini VAERS (Vaccine Eventi avversi Reporting System).

I nostri risultati forniscono una forte evidenza a sostegno di un legame tra autismo e vaccini in alluminio.

Una revisione della letteratura sulla tossicità di alluminio nella fisiologia umana contribuisce a confermare i risultati.

Casi di autismo nei dati VAERS continuato ad aumentare alla fine del secolo scorso, soprattutto quando il mercurio è stato rimosso e progressivamente aumentatoa la quantità di alluminio.

Utilizzando tecniche di log-verosimiglianza, abbiamo identificato diversi segni e sintomi che sono significativamente più frequenti nei rapporti sui vaccini dopo il 2000. Abbiamo visto casi di cellulite, epilessia, depressione, stanchezza, il dolore e la morte sono significativamente associati con l’alluminio nei vaccini.

Noi crediamo che i bambini che sono stati diagnosticati con autismo sono particolarmente vulnerabili ai metalli tossici come l’alluminio e il mercurio a causa dei tassi di inadeguate di solfato e di glutatione nel siero del sangue. C’è stata anche una forte correlazione tra autismo e MPR: morbillo, parotite, rosolia (MMR per il suo acronimo in inglese, francese ROR Rougeole, Orecchioni, rubéole). Ciò può essere in parte spiegato con un aumento della sensibilità al paracetamolo somministrato per la febbre.

Scarica il documento originale in inglese relativo allo studio scientifico del MIT: ddata.over-blog.com/xxxyyy/3/27/09/71/2012-2013/MIT-aluminium-aut...

www.segnidalcielo.it/2013/01/05/anteprima-pubblicato-nuovo-studio-del-m-i-t-che-stabilisce-il-rapporto-tra-alluminio-nei-vaccini-e-...
01/02/2013 14:37
 
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Influenza 2013. - vaccini + malati

Quest'anno si stima siano circa 1,5 milioni in meno gli italiani che si sono vaccinati contro l'influenza stagionale rispetto allo scorso anno. Il dato è anticipato dal ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco. Per effetto dei ritardi e dei ritiri di lotti di vaccini risultati difformi verificatisi all'inizio della Campagna di vaccinazione, rileva l'esperto, «molte persone quest'anno non si sono vaccinate.

Non ci sono ancora dati ufficiali, ma si può stimare che siano tra 1 e 1,5 mln gli italiani che non si sono immunizzati contro i virus influenzali, il che equivale ad un meno 10-15%. Nella scorsa stagione, il totale delle persone vaccinate ha raggiunto circa i 12-13 milioni». Secondo il segretario della Federazione generale dei medici di famiglia (Fimmg), Giacomo Milillo, la stima del numero dei non vaccinati rispetto alla scorsa stagione sarebbe però ancora maggiore, sfiorando il 40%.

Il minore ricorso alla vaccinazione, sottolinea Pregliasco, «potrebbe determinare un aumento di circa 150-200mila casi di influenza rispetto al totale della scorsa stagione, con un numero percentuale di decessi pari ad una decina in più, considerando che la percentuale media di riferimento è di 10 casi mortali per complicanze da influenza su 100mila casi».

www.ecodibergamo.it/stories/La%20Salute/343590_influenza_esperto_stima_15_mln_vaccinati_nel_2012-13_-_200mila_casi_infezione_possibi...
[Modificato da wheaton80 01/02/2013 14:38]
01/06/2013 16:28
 
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La Merck ammette l'inoculazione del virus del cancro

La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l'inoculazione del virus del cancro per mezzo dei vaccini. La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro "The Health Century" a causa dei sui contenuti - l'ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.

Questo filmato contenuto nel documentario "In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism", prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall'esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l'intervista al maggior esperto di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la Merck ha diffuso l'AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo: www.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU

Produzione dei Vaccini facoltativi e non
Si deve acquistare il germe della malattia (NdR: ma non è il germe a produrre la malattia, trattasi di falsita' in biologia), un batterio tossico o un virus "vivo" (NdR: NON e' possibile avere virus "vivi", in quanto essi NON sono esseri viventi ma proteine di lipidi contenete porzione di DNA) che deve essere attenuato, o indebolito per uso umano; con una serie di passaggi passando i virus attraverso colture di tessuti animali parecchie volte per ridurre la relativa potenzialita' patogena; es.il vaccino associato al morbillo, parotite e rosolia (MMR) viene preparato nell'embrione di pulcino; il virus della poliomielite attraverso i reni della scimmia verde africana; il virus della rosolia attraverso le cellule diploidi umane, ovvero organi sezionati di feti abortiti.

Come si producono, lo spiega il dott. Alain Scohl in un articolo di cui presentiamo le parti più significative, apparso su Kairos n. 4/97 dove afferma:"L'inoculazione dei vaccini viene praticata a dispetto di tutte le abituali regole di sicurezza raccomandate per i trattamenti medici." Le tecniche di preparazione dei vaccini sono tenute segrete.

Normalmente neanche i grandi professori le conoscono (forse neanche al Ministero?). Oggi i vaccini virali moderni sono preparati prevalentemente su colture di cellule umane fetali o animali, cancerizzate artificialmente, per renderle letteralmente immortali (si riproducono sempre all'interno dei corpi viventi), ed avere una certa "stabilità del prodotto", quando non si tratti di cellule già cancerose (linfomi).

Per accrescere il rendimento della produzione, le cellule "immortali" vengono "nutrite" con siero del sangue di vacca, che possiede un fattore di crescita particolarmente attivo. E' proprio il liquido di coltura di queste cellule cancerizzate che viene inoculato, dopo filtraggio e trattamenti per attenuare o uccidere i virus. E' assolutamente impossibile ottenere un prodotto puro. L'OMS "auspica" pudicamente una purezza del 90%. Quali pericoli ?

Con questi vaccini si inoculano nel nostro organismo:

- Sostanze cancerogene sicuramente in enormi quantità
- Alcuni strumenti (su scala cellulare) serviti alla manipolazione genetica (nel caso dei vaccini geneticamente manipolati), come enzimi e parti di DNA.

Questo materiale può innescare in qualsiasi momento variazioni del messaggio genetico nel vaccinato, oltre a virus sconosciuto. Per certi vaccini (polio ed altri) vengono utilizzate colture di cellule di reni della scimmia verde africana, (NdR: con cui viene preparato il vaccino della polio - il rene della scimmia contiene un progenitore del virus HIV, quello che dicono produca l'Aids) il siero del vitello e l'embrione di pulcino sono proteine estranee, materia biologica composta di cellule animali.

I virus detti impropriamente "uccisi"

Un virus NON puo' essere ucciso in quanto NON e' un essere vivente ma solo una proteina tossica contenete DNA - vengono resi "inattivi" - in relata' solo "indebolito" - con calore, radiazioni o prodotti chimici, ma in certi casi uno stato febbrile puo' riattivare il virus. Il virus "indebolito" deve poi essere rinforzato con dei coadiuvanti (buster degli anticorpi) e degli stabilizzatori, aggiungendo farmaci, antibiotici e disinfettanti tossici alla base del preparato: neomicina, streptomicina, cloruro di sodio, idrossido di sodio, idrossido di alluminio, cloridrato di alluminio, sorbitolo, gelatina idrolizzata, formaldeide (prodotto canceroso) e thiomersal (parte del mercurio).

Il virus NON e' un microorganismo, ma solo una proteina di lipidi contenente DNA, quindi e' una proteina TOSSICA!

Dato che questa "materia tossica organica" viene iniettata direttamente nella circolazione sanguigna, saltando TUTTI i meccanismi di difesa immunitaria naturale; essa pu˜ alterare anche la nostra struttura genetica, oltre ad immunodeprimere il soggetto vaccinato. Diversi ricercatori hanno notato che i vaccini "ingannano" il corpo stimolando a focalizzarsi solo su un aspetto (cioè la produzione di anticorpi) delle molte strategie complesse normalmente disponibili al sistema immunitario.

Virus(Proteine tossiche)degli animali utilizzati nelle colture di preparazione dei vaccini ed inoculati con essi, possono saltare la barriera della specie in maniera occulta e inosservabile. E' esattamente quello che è successo durante gli anni 50 e gli anni 70 in cui milioni di persone sono state infettate con i vaccini della poliomielite(sabin)e contaminati con il virus SV-40(scimmia virus) e passato dagli organi della scimmia utilizzati per preparare i vaccini.

SV-40 - contaminante - (il quarantesimo virus di Scimmia rilevato da quando i ricercatori hanno cominciato a osservarli), è considerato un potente soppressore del sistema immunitario, un innesco potente dell'HIV, il nome dato al virus dell' AIDS. Si dice che causa uno stato clinico simile all' AIDS ed è stato trovato anche nei tumori al cervello, nella leucemia ed in altri cancri umani. I ricercatori lo considerano un virus che genera il cancro della Pleura: mesotelioma.

Secondo il Dott. David Kessler, ex funzionario della Food and Drug Administration, "soltanto circa l'un per cento degli eventi seri (reazioni avverse ai vaccini) viene segnalato alla FDA. Quindi è assolutamente possibile che ogni anno milioni di persone abbiano reazioni avverse ai vaccini obbligatori". Il Dott. Robert Mendelsohn che ha criticato spesso la medicina ufficiale per la sua dottrina bigotta. Ha sostenuto che "i medici sono i preti che erogano l'acqua santa sotto forma di inoculazioni" per dare l'iniziazione rituale della grande industria medica alla nostra consacrazione.

Il Dott. Richard Moskowitz afferma: "I vaccini sono diventati i sacramenti della nostra fede nella biotecnologia. La loro efficacia e sicurezza sono viste estensivamente come auto evidenti e che non necessitano di ulteriori prove". Ogni anno la FDA riceve migliaia di rapporti di reazioni avverse ai vaccini. Questi dati includono lesioni cerebrali e morti. Queste informazioni vengono immagazzinate in un database segreto del Governo (USA) a cui i cittadini americani possono accedere (con alcune restrizioni) ricorrendo al Freedom of Information Act (Legge sulla Libertà di Informazione). E' diviso in categorie che includono i vaccini somministrati, i tipi di reazione, informazioni sui ricoveri e le morti e altro ancora.

I dati contenuti vanno dal 1990 all'Agosto 2004.

ATTENZIONE: lo stesso programma criminale vale per le diffusioni periodiche delle epidemie influenzali!!!

Tratto da: thinktwice.com/secret.htm
www.mondobiologicoitaliano.it/art_cancro.html
[Modificato da wheaton80 01/06/2013 16:35]
01/08/2013 23:00
 
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Sanità, spending review: il CODACONS si appella al Parlamento

Il Codacons, in tema di spending review nel settore sanità, ha scritto a tutti i Parlamentari rivolgendo loro un appello: eliminare uno spreco da quasi 120 milioni di euro annui e salvare migliaia di posti letto, il cui taglio potrebbe essere evitato se solo si spendessero meglio i soldi del SSN. In Italia – spiega l’associazione, intervuta oggi sull'argomento alla trasmissione di Rai3 "Cominciamo bene" - i vaccini obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente quattro, cioè:

1- antidifterite
2- antitetanica
3 – antipoliomelite
4 – antiepatite virale B

A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che individua anche i vaccini “non obbligatori”; tuttavia nelle ASL – scrive il Codacons nell’appello ai Parlamentari - anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b. Non sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini obbligatori! Ciò appare gravissimo anche perché sembra che la somministrazione polivalente dei vaccini possa comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario. Sul fronte economico, la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge. La maggiore spesa a carico della collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno. Eliminando questo spreco – prosegue l’appello dell’associazione – si potrebbe limitare la spending review nella sanità, e ridurre il taglio al numero di posti letto che avrebbe ripercussioni pesantissime per gli utenti.

19 luglio 2012
www.codacons.it/articoli/sanita_spending_review_il_codacons_si_appella_al_parlamento_250...
[Modificato da wheaton80 01/08/2013 23:00]
29/09/2013 20:46
 
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«Perché proprio a noi?». Storie di autismo e di vaccini

PERUGIA - Michele, Emanuele, Mattia e moltissimi altri bambini. Le statistiche parlano di una incidenza di uno, prevalentemente di sesso maschile, su 100 nati. Improvvisamente non parlano più, non guardano più mamma e papà, si disinteressano del mondo che li circonda. Inizialmente la cosa è inspiegabile per i genitori che con amore li accudiscono. Uno stupore quindi per loro, che ricorrono alla scienza medica che classifica quei bambini come soggetti autistici. Ma quella scienza è pure divisa sia sulle cause dell'insorgenza del male, da taluni ritenute genetiche, e da altri organiche, ma soprattutto sui metodi di cura. Ed è partendo da questi presupposti che ieri mattina l'associazione di volontariato Comitato Montinari Umbria Onlus, per dibattere in argomento, ha organizzato un convegno che si è tenuto a Prepo nella sede della Lega Nazionale Dilettanti della Federazione Italiana Gioco Calcio, per discutere di autismo, malattia che, ormai, nel mondo occidentale sta diventando la patologia pediatrica più rilevante. Il convegno ha discusso di eziologia, di problematiche connesse e di cure, e il titolo dell'appuntamento non è stato casuale: “Perché proprio a noi?”, intendendo porre a nome dei bambini colpiti una domanda che non può e non deve divenire retorica. Hanno portato il loro contributo Francesco Galli e Claudio Santi due docenti dell'Università di Perugia, gli avvocati Roberto Mastalia e Giuseppe Romeo, il dottor Massimo Montinari, autore di un protocollo di cura, la dottoressa Gabriella Lesmo, il pediatra Maurizio Conte. Diversi gli approcci al problema dai fenomeni gastrointestinali, al comportamento, al socio-legale.

Ha introdotto i lavori Marco Vinicio Guasticchi, presidente della Provincia di Perugia, ente che ha sempre cercato di essere punto di riferimento per quelle famiglie che, colpite dal problema, risultano spesso vivere nell'isolamento: «Famiglie - ha detto Guasticchi - che soffrono di abbandono sociale ed economico, visto che, la nostra società, sembra non volere affrontare gli aspetti più problematici della nostra quotidianità». Nella civiltà attuale, considerata la civiltà della comunicazione, lo stato patologico dell'autismo è in forte crescita e colpisce sempre più soggetti, sempre più famiglie che devono sostenere questi bambini che mostrano un'apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli altri, una tendenza all'isolamento e alla chiusura sociale, una apparente indifferenza emotiva agli stimoli o, al contrario, ipereccitabilità agli stessi, difficoltà a instaurare un contatto visivo diretto. «Mio figlio Michele, 9 anni e mezzo - dichiara Michela Pascolini - nato sanissimo purtroppo dopo la vaccinazione trivalente, che ha pure scatenato il morbillo, ha avuto una regressione che si è manifestata con una perdita del linguaggio. Da cinque anni seguo il protocollo Montinari con grande soddisfazione in quanto già dalle prime cure mio figlio si sta riprendendo dalla intossicazione da mercurio procurata dal vaccino, cure integrate da una logopedista e con attività sportive».

Cambia mamma, ma non cambiano i concetti: «Il mio Emanuele, dieci anni - afferma Sabrina Ciaberna - ha sviluppato una reazione post vaccinale del trivalente che gli è stato somministrato ad un anno di vita, quindi in anticipo. Da allora regressione sulla parola sullo sguardo fino ad ora che, grazie alle cure di Montinari, si sta riaprendo al mondo». Stesso atteggiamento anche con Fabiola Baldoni, madre di Mattia 14 anni che sostiene: «Sviluppo normale fino a 2 anni e mezzo poi l'ultimo richiamo dell'antipolio gli ha procurato un virus intestinale e ha iniziato a regredire tanto che in un anno ha perso il linguaggio che sta recuperando grazie alle cure del protocollo e con una logopedista».

«Ho impostato una cura Low dose un trattamento fatto attraverso la medicina fisiologica di regolazione - afferma il dottor Massimo Montinari, autore del citato protocollo e del libro “La sindrome autistica” uscito recentemente per i tipi di Levante Editore - associata ad una terapia alimentare senza glutine e senza latticini». «Tale terapia, modificata nel tempo - precisa - è stata somministrata in questi ultimi venti anni a migliaia di bambini e adulti anche stranieri che hanno palesato, se non guarigioni, ampi recuperi». E annuncia: «Lunedì sarà firmato un protocollo di intesa con il dipartimento di pediatria dell'Umberto I di Roma per poter prestare cure in struttura pubblica convenzionata, stessa cosa è in itinere con la Regione Toscana». «Stiamo cercando di sensibilizzare istituzioni ed opinione pubblica sulla vera pandemia di questi tempi, in quanto l'autismo è di gran lunga la patologia tra quelle gravi più diffusa in pediatria - afferma Roberto Mastalia anche nella veste di padre di un bambino colpito dal male - perché ci sentiamo abbandonati da Asl che offrono poco a livello terapeutico, e scuola che non supporta adeguatamente i nostri figli».

Luigi Foglietti
28 Settembre 2013
www.ilmessaggero.it/UMBRIA/perugia_autismo_montinari_vaccino_ricerca_terapia_cura_celiachia/notizie/3322...
[Modificato da wheaton80 29/09/2013 20:46]
14/10/2013 01:17
 
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23 anziani deceduti dopo la somministrazione del vaccino per l’influenza venduto quest’anno
Pubblichiamo questo articolo riguardo i gravi danni che ha causato negli Stati Uniti la somministrazione di un vaccino anti-influenzale. Come ogni anno, anche qui in Italia inizierà la campagna per convincere quante più persone possibile, sopratutto anziani, a vaccinarsi contro un’innocua influenza che poi si scoprirà essere molto meno pericolosa e dannosa del vaccino stesso

10 Ottobre 2013

Sono stati diffusi negli USA i dati ufficiali relativi ai danni e decessi causati dal vaccino anti-influenzale di quest’anno, dati che riportano di 23 anziani deceduti dopo la somministrazione del vaccino per l’influenza venduto quest’anno dalle farmacie statunitensi, oltre ad altre gravi conseguenze riportate da molte altre persone, come ad esempio la sindrome di Guillain-Barrè (GBS). Il vaccino in questione è il Fluzone, sviluppato da Sanofi Pasteur, venduto anche in Italia dove hanno già iniziato a girare le prime informazioni di “propaganda” che parlano di “segnali positivi nella protezione degli anziani oltre i 65 anni”… Il foglietto illustrativo del vaccino antinfluenzale Fluzone, che viene venduto agli anziani, rivela che 23 anziani sono deceduti durante la sperimentazione del farmaco.

La campagna di marketing annuale per spingere la gente a vaccinarsi per l’influenza è in pieno vigore. CVS Pharmacy sta offrendo uno sconto del 20% sullo shopping se si acquista un vaccino contro l’influenza. Glianziani di età superiore ai 65 anni sono presi di mira perché facciano il vaccino antinfluenzale ad “alte dosi”. Sul sito della CVS Farmacy il vaccino antinfluenzale ad “alte dosi” è così definito: “Contenente quattro volte la quantità di antigene (la parte del vaccino che induce il corpo a produrre anticorpi) presente nel vaccino antinfluenzale regolare. I vaccini contro l’ influenza ad alto dosaggio, insieme all’antigene aggiuntivo prodotto, hanno lo scopo di creare una risposta immunitaria più forte. Il nome di questo vaccino per l’influenza, che viene venduto agli anziani in tutte le principali farmacie degli Stati Uniti, si chiama “Fluzone“.

I foglietti illustrativi per i vaccini influenzali mostrano una moltitudine di effetti collaterali, tra i quali la morte, eppure sono venduti liberamente, senza prescrizione. Perché? Perché negli Stati Uniti i vaccini godono di totale immunità da azioni legali nel mercato. Se il vaccino causa morte o infermità, voi o la vostra famiglia non potete citare in giudizio il produttore del vaccino. Questa legge, emanata dal Congresso, è stata confermata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2011. Pertanto, essi sono commercializzati con le stesse tecniche di marketing di qualsiasi altro prodotto ad alto profitto. Mentre la generazione del baby boom entra nella terza età, gli anziani di oggi sono visti come un mercato particolarmente redditizio.

Di conseguenza sono abbastanza diffusi gli incentivi finanziari così come gli sconti su altri prodotti, come sta facendo la CVS Farmacy, per incrementare le vendite del vaccino. La farmacia Walgreens ha un programma diverso che fa aumentare soprattutto le vendite di vaccini. Mentre negli Stati Uniti i tassi di vaccinazione tra i bambini sono vicini al 90%, in altri parti del mondo (in cui le aziende farmaceutiche non hanno per legge l’immunità per le conseguenze negative dei vaccini) sono molto più bassi. Così, in collaborazione con la farmacia Walgreens, un’associazione non-profit (Shot @ Life) compra i vaccini e li invia a questi paesi gratuitamente. Per le aziende farmaceutiche, si tratta di un brillante piano di marketing, perchè il governo degli Stati Uniti dà all’associazione che acquista i vaccini lo status di associazione senza scopo di lucro, che permette di ricevere donazioni deducibili dalle tasse per pagare i vaccini. Con l’immunità legale per i prodotti pericolosi sul mercato, non ci si può aspettare che quelli che fanno il marketing e incassano i profitti vi avvertano degli effetti collaterali. Dovete trovare queste informazioni da soli, di solito su Internet.

Per quelle forze pro-vaccini che mettono in guardia la gente su quanto sia pericoloso cercare informazioni su Internet, comunichiamo che le informazioni che stiamo per condividere vengono direttamente dal sito della FDA (almeno al momento della stesura di questo articolo – i funzionari della FDA sono infatti famosi per rimuovere dal loro sito ciò che viene pubblicizzato troppo e ne dà una cattiva immagine) e potete leggerle voi stessi. Durante la sperimentazione del vaccino Fluzone ad alto dosaggio, (che ha quattro volte la quantità di antigeni che ha il normale vaccino antinfluenzale e che viene venduta agli anziani in questa stagione di influenza) e del vaccino Fluzone regolare, sono morti 23 anziani. Il foglietto illustrativo per il vaccino contro l’influenza Fluzone ad alto dosaggio si trova qui (per ora).

Questo è ciò che è scritto nella sezione che documenta gli effetti negativi:“Entro i 6 mesi successivi alla vaccinazione, 156 (6,1%) persone vaccinate con Fluzone ad alte dosi e 93 (7,4%) vaccinati con Fluzone a dosaggio normale hanno sperimentato un evento avverso grave. Nessun decesso è stato riportato entro 28 giorni dopo la vaccinazione. Un totale di 23 decessi sono stati segnalati nel periodo 29-180 giorni dopo la vaccinazione: 16 tra i destinatari di Fluzone ad alte dosi e 7 tra i destinatari di Fluzone a dosaggio normale. La maggior parte di queste persone vaccinate soffriva di malattie cardiache, epatiche, renali e/o malattie respiratorie, neoplasie. Nessun decesso è stato considerato come effetto della vaccinazione”.

Questa dichiarazione che afferma che 23 anziani sono morti, (in realtà dovrebbe essere una notizia da prima pagina, invece è sepolta in un foglietto illustrativo pubblicato sul sito della FDA), pone diverse domande:

1. Su quali basi essi concludono che “Nessun decesso è stato ritenuto un effetto della vaccinazione“??
2. Se, come è implicito, questi 23 morti sono stati tutti causati da condizioni pre-esistenti, perché non c’erano morti nei primi 28 giorni? Perchè le morti, se non sono attribuibili al vaccino, ma alle condizioni pre-esistenti, non sono ugualmente distribuite attraverso tutti i periodi di tempo?
3. In che modo la storia medica di questi 23 anziani è stata confrontata con la storia medica di coloro che non sono morti? C’erano differenze significative? La gamma di sintomi riportati nel foglietto illustrativo può benissimo coprire quasi tutti gli anziani durante la stagione influenzale.

Oltre la morte, che è solo un “evento avverso grave”, ci sono stati 226 altri eventi “seri” sfavorevoli, per un totale di 249 eventi avversi seri, su solo 3.833 partecipanti. Se un farmaco che produce questi effetti non viene ritenuto pericoloso non so cos’altro potrebbe farlo considerare un pericolo. E nonostante tutto questo viene venduto come le caramelle nelle farmacie a ignari anziani e altre persone. Uno di questi altri effetti collaterali negativi (oltre alla morte) è la sindrome di Guillain-Barré, che ha sintomi simili alla poliomielite. Se entrate in un pronto soccorso con gli effetti paralizzanti della sindrome di Guillain-Barré (GBS), la prima domanda che i medici vi fanno è se avete appena fatto il vaccino antinfluenzale. Ha fatto molto discutere la storia di come un uomo capace di sollevare 125 kg ha dovuto lottare per poter camminare dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale dell’anno scorso. Il CDC vorrebbe far credere che il rischio di contrarre la sindrome GBS facendo il vaccino antinfluenzale è solo uno su un milione.

Ma se è così,perché c’è un avvertimento sui foglietti illustrativi dei vaccini contro l’influenza, e perché è la prima domanda che i medici chiedono quando si tratta di emergenze GBS? Il foglietto illustrativo del Fluzone afferma: “Se la sindrome di Guillain-Barré (GBS) si è verificata entro 6 settimane dalla precedente vaccinazione contro l’influenza, la decisione di dare Fluzone ad alto dosaggio dovrebbe essere basata su un’attenta valutazione dei potenziali rischi e benefici”. Mi chiedo quante persone addette alla vendita del vaccino in queste farmacie fanno un’”attenta riflessione” su questo effetto collaterale negativo, o su tutti gli altri, prima di iniettare il vaccino…

Fonte: www.undergroundhealth.com/23-seniors-died-after-receiving-this-years-flu-shot-sold-by-pha...

www.omeopatianet.it/index.php/liberta-di-cura/vaccinazioni/entry/23-anziani-deceduti-dopo-la-somministrazione-del-vaccino-per-l-influenza-venduto-qu...
[Modificato da wheaton80 14/10/2013 01:17]
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Vaccinazioni di massa: limiti e testimonianze

Il 5 ottobre si è svolto il primo convegno nazionale sulle Vaccinazioni di Massa che ha visto come relatori 21 studiosi provenienti da vari ambiti specialistici: pediatria, patologia neonatale, foniatria, logopedia, gastroenterologia, biologia molecolare, genetica, igiene, medicina preventiva, farmacologia clinica, tossicologia ambientale, ossigeno-terapia iperbarica, medicine naturali, terapia nutrizionale, medicina legale, giurisprudenza, psicologia dell’età evolutiva e forense e psicologia comportamentale. Il convegno, che aveva come titolo “Le Vaccinazioni di Massa: prevenzione, diagnosi e terapia dei danni” (e i cui atti sono stati raccolti nel libro “Le Vaccinazioni di Massa”) è stato articolato in 5 sessioni (Aspetti preventivi, Aspetti diagnostici, Il danno vaccinale, Aspetti terapeutici, Aspetti medico-legali) e in una Tavola Rotonda finale a cui ha attivamente partecipato il folto pubblico con molte domande. Durante il convegno, dopo la relazione del padre di un bambino danneggiato, dal pubblico si è alzato in piedi un nutrito gruppo di genitori che ha innalzato dei cartelli con la fotografia dei loro bambini danneggiati. La risposta delle altre persone è stata immediata: tutti si sono alzati in piedi e hanno accolto i genitori, commossi, con un lunghissimo e accorato applauso. Ecco alcune testimonianze dei partecipanti al convegno:

“Brividi mi travolgono e i miei occhi si riempiono di lacrime ripensando a ieri…Grandi nomi del biomedico, avvocati, professionisti seri e attenti pronti a mettersi in discussione, medici legali…gente comune…E quell’applauso che non dimenticherò mai più: tutti in piedi in onore ai nostri figli, in onore al nostro dolore…Grande rispetto, grande senso di umanità…Le fotografie dei nostri bambini rappresentavano milioni di bambini in tutto il mondo…Grazie a tutti per il vostro impegno e il vostro affetto” (mamma Silvia).

“Grazie a voi per l’organizzazione e perché portate avanti la voce delle nostre famiglie, perché quanto capitato a noi non debba mai più capitare ad altri e perché i genitori possano fare una scelta consapevole in materia di vaccinazioni. Come genitore voglio aggiungere che ci siamo sentiti molto emozionati, quando Gabriele ha parlato per tutti noi e abbiamo alzato le foto dei nostri figli con autismo: perché il silenzio nel quale sono stati fatti volutamente sprofondare non debba più rimanere tale. Un abbraccio a tutti, ma in particolare a tutti i genitori dei danneggiati, che affrontano quotidianamente, 24 ore su 24, la loro battaglia, il più delle volte contro mulini a vento” (mamma Stefania).

“Addormentarsi la sera senza neanche la forza di versare una lacrima…Sentire il respiro del proprio bambino ferito e straziato, nel corpo e nella mente, e sentirsi impotente di fronte a tanto orrore…Domandarsi: E domani? Sentirsi soli, abbandonati improvvisamente da coloro sui quali riuscivi ad avere ancora fiducia…Ma dentro di me sento ancora, anche se con molta fatica, la forza di dire: Basta! Quello che è capitato a me non deve ancora accadere, perché amo la vita…e non solo la mia, ma anche quella degli altri. Mi incanto ancora di fronte al sorriso di un bimbo, al colore del cielo, al profumo di un fiore…e dico basta! Basta vittime innocenti! Voglio vivere ancora con il mio bambino: è ancora vivo, siamo vivi, non siamo morti, anche se a tratti mi sento una morta che cammina. ma l’ amore per mio figlio, e per tutti questi bimbi speciali, è più forte del male. E il viso mi si è rigato di lacrime…ma non mi vergogno a dirlo, perché…non sono io che mi devo vergognare” (una Mamma Autismo).

“Personalmente sono io che devo ringraziare tutti i genitori che, con coraggio, hanno partecipato al congresso … quelle foto alzate mi hanno ulteriormente ricordato che siamo indubbiamente professionisti ma, prima, siamo uomini. Le nostre fatiche di ieri sono poca cosa rispetto a quelle giornaliere dei genitori che assistiamo … Sono tornato a casa emotivamente più ricco. Grazie a tutti” (Fabrizio, un relatore).

Infatti, tutti i relatori, pur provenendo da esperienze e conoscenze diverse, hanno accettato di portare al convegno i frutti dei loro studi e di partecipare al Gruppo di Ricerca organizzatore non certamente per interessi personali o ambizioni di sorta, ma solo perché sono convinti che la pratica vaccinale attualmente in uso ha dei limiti e in qualche caso può causare danni evidenti. Infatti, è stato detto che:

- una terapia farmacologica va sempre personalizzata;
- un vaccino non può essere somministrato senza un’attenta valutazione del suo rapporto rischio/beneficio per ogni singolo bambino (analisi che implica un’adeguata raccolta anamnestica sia del bambino, sia dei suoi genitori, considerando anche l’ambiente in cui vivono);
- non esiste giustificazione alla attuale realtà italiana in cui la legge obbliga i neonati a 4 vaccinazioni mentre nella realtà ne vengono imposte 7;
- se una donna priva della copertura verso la rosolia desidera sottoporsi alla vaccinazione in vista di una gravidanza, è costretta a farsi inoculare un vaccino trivalente (contro morbillo-parotite-rosolia: MPR) o tetravalente (MPR + anti-varicella), perché l’industria farmaceutica ha tolto dal commercio il vaccino singolo;
- diversamente dagli altri Paesi, in Italia non abbiamo alcun censimento reale di quanti siano i danneggiati da vaccini, anche se sarebbe molto facile da parte del nostro Ministero organizzare una vaccino-vigilanza attiva chiedendo ai genitori di segnalare, con un apposito modulo, tutti i disturbi, lievi o importanti, che si manifestino in loro figlio dopo la vaccinazione;
- esiste una legge (n. 210 del 1992) che riconosce un indennizzo a tutti i danneggiati, perché se lo Stato impone un trattamento, deve anche assumersi l’onere di pagare gli eventuali danni che esso comporta; purtroppo, nonostante la stessa legge lo imponga (art. 7), i genitori non conoscono né questa legge, né la possibilità che i vaccini possano causare dei danni gravi, né che questi possono essere indennizzati.

I messaggi che ci giungono dai genitori sono un crescente desiderio e una crescente ricerca di informazioni sugli effetti delle vaccinazioni. Oggi non possiamo più imporre dall’alto e in modo coercitivo dei trattamenti a genitori giovani, consapevoli, maturi e perfettamente capaci, specie se adeguatamente istruiti, a valutare, insieme al loro medico di fiducia, quale trattamento preventivo è più indicato per i loro figli. Non rispondere alle loro legittime richieste e aspettative equivale a privarli del loro pieno diritto di essere i primi assoluti artefici responsabili della salute e del futuro della loro discendenza. Papà Gabriele, uno studioso che ieri ha tenuto una relazione sia come professionista che come genitore, ha scritto: “I nostri bambini ci guardano. I nostri bambini aspettano qualcosa da noi”.

di Roberto Gava
15 ottobre 2013
www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/15/vaccinazioni-di-massa-limiti-e-testimonianze...
[Modificato da wheaton80 15/10/2013 22:53]
28/10/2013 00:57
 
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Premio in denaro ai medici che prescrivono più vaccini: la porcata del secolo…

Oggi in Italia, arriviamo al punto di dare direttamente premi in denaro ai medici che prescrivono più vaccini. L’incentivo è semplicemente allucinante, ma arriva, guarda caso, giusto poco prima della prossima campagna terroristica vaccinale sul nuovo spauracchio dell’influenza invernale (stavolta per par condicio arriva dall’Australia). Nell’articolo (http://www.ilgiornale.it/news/milano/premi-denaro-ai-medici-che-fanno-pi-vaccinazioni-958773.html)si dice, testuali parole:“L’idea della Fimmg milanese si ispira all’Asl di Melegnano, dove il direttore Antonio Mobilia ha siglato un accordo per garantire 8 euro a vaccinazione, invece dei 6 previsti a livello regionale, a chi raggiunge una percentuale di vaccinati del 65% e 10 euro se si sale al 75%. Si prevede un novembre di iniezioni per i milanesi.” A me questa sembra un’evidente reazione al fatto che sempre meno persone sono dedite alla pratica vaccinale antinfluenzale, una pratica che, come non mi stancherò mai di dire, porta possibili effetti collaterali diretti gravi (e indiretti anche gravissimi) a fronte di vantaggi irrisori e quasi inesistenti, se non in una ridottissima percentuale della popolazione. E pensare che poco più di un anno fa, negli Stati Uniti, la Glaxo, nota multinazionale farmaceutica, ha accettato di pagare un indennizzo di oltre 3 miliardi di dollari, per aver illecitamente convinto medici e psichiatri a prescrivere alcuni farmaci a centinaia di migliaia di minori, categoria per cui detti farmaci erano espressamente sconsigliati in quanto non esistevano sperimentazioni al riguarda; sono morti migliaia di ragazzi, e i casi di psicosi e altri effetti collaterali gravi si contano in decinde di migliaia. La Glaxo utilizzava per questo inviti a vacanze di lusso, convegni organizzati in luoghi paradisiaci e via dicendo. Incentivare, con denaro o altri premi, i medici a prescrivere farmaci mi sembra una cosa di una scorrettezza semplicemente inaudita e sono quasi certo che non è neppure consono alla deontologia professionale della classe medica. Ma non mi stupisce, perchè ormai la suddetta classe medica è arrivata, fatte le dovute eccezioni, ad un tale livello di abbietto degrado scientifico, etico, culturale e professionale da far paura. Rinnovo il mio invito personale ad usare il cervello in proprio e, nella fattispecie, a chiedersi sempre a quale titolo un medico consigli un farmaco o un vaccino: perchè se lo fa per soldi allora, forse, è il caso di farsi venire un dubbio e, intanto che lo risolviamo, rivolgerci a qualcun altro!

Francesco Franz Amato
23/10/13
www.francescoamato.com/blog/2013/10/23/premio-in-denaro-ai-medici-che-prescrivono-piu-vaccini-la-porcata-del...
06/11/2013 02:11
 
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Esavalente: siamo alla resa dei conti

Sembra impossibile che oggi il mondo sia arrivato a questo punto. Siamo inorriditi dai giornalisti burattini del sistema. Ritirano molti lotti di vaccino esavalente in 19 paesi al mondo e nessuno ne parla, o meglio quell’unico che ne parla riporta concetti in modo ambiguo. Immediatamente dopo ritirano 2,3 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale e tutti i quotidiani ne parlano come se fosse merito dell’efficacia e dell’efficienza del sistema di Farmacovigilanza. Considerato che in questo paese non esistono due differenti organi di Farmacovigilanza, denominati entrambi AIFA, è impossibile da comprendere come sia possibile incensarne l’efficacia e l’efficienza [due parole care al Servizio Sanitario Nazionale] quando solo 48 ore prima era incorsa nella più grande topica del secolo a danno della salute dei nostri figli. Questa manovra mediatica rientra in precise tecniche di comunicazione dei media: enfatizzare una notizia per far passare assolutamente in secondo piano la notizia più importante, senza che nessuno se ne possa render conto, è un gioco risaputo. Volete la prova? Ve la forniamo subito! Dei vaccini esavalenti ritirati in mezzo mondo, destinati a neonati di 3 mesi, ancora oggi non ne parla alcun quotidiano pur sapendo che valanghe di genitori [che si scambiano informazioni in tempo reale sui social networks] hanno chiesto comprensibili rassicurazioni alle varie ASL.

La notizia ufficiale del ritiro è esplosa a livello globale nella settimana dal 6 al 13 ottobre, con successivo aggiornamento in data 16 ottobre a seguito delle forti pressioni esercitate dagli stessi genitori nei confronti delle autorità preposte e della ditta produttrice. La seconda [!!!] segnalazione dell’azienda produttrice il vaccino antinfluenzale, la olandese Crucell, che ha riscontrato “potenziali pericoli” per la salute in due [su 32] lotti del vaccino antinfluenzale Inflexal V, arrivando così alla decisione di ritirare l’intera produzione, riporta la data del 1 ottobre. Sarà un caso [è sempre un caso!], ma quest’ultima notizia viene amplificata da tutti i media solo successivamente e immediatamente a ridosso del ritiro preventivo dell’Infanrix Hexa, quando il tam tam era diventato ormai di dominio pubblico sulle pagine di tutti i Ministeri della Salute… tranne il nostro, troppo impegnato a promuovere campagne vaccinali antinfluenzali pur contro ogni evidenza scientifica di utilità! Ciò che il nostro Ministero della Salute dimentica, così come la Farmacovigilanza dell’AIFA e i giornalisti burattini del sistema, è che in caso di ritiro di lotti vaccinali classificati con difetto di CLASSE I [il più pericoloso] vige una incontestabile disposizione EMEA riguardante i ritiri di prodotti dal mercato e gestione non conformità che impone di allertare anche i paesi non interessati dal commercio dei vaccini incriminati [pagina 22 - punto 3.2].

Perchè questo non è avvenuto in Italia? Per questo motivo, perdurando il silenzio, come privati cittadini abbiamo contattato la Segreteria del Procuratore della Repubblica di Torino Dott. Raffaele Guariniello [già noto per le inchieste riguardanti i vaccini al mercurio e i danni alla salute provocati dal vaccino pandemico H1N1, anche se - guarda caso - il suo pool è stato soggetto a smantellamento], esponendo i fatti e sentendoci invitare ad inoltrare un esposto conoscitivo alla Magistratura al fine di porre chiarezza alle tante domande rimaste senza risposta:

1. Se “nessuna contaminazione è stata trovata nei prodotti“, perchè li ritirano?
2. Se “nessuna contaminazione è stata trovata nei prodotti“, perchè è stato attribuito al difetto riscontrato la classificazione di CLASSE I?
3. Chi ci assicura che siano stati effettuati controlli di qualità sui vaccini destinati ai nostri figli?
4. Chi ci assicura che siano stati effettuati controlli di qualità sulle giacenze delle ASL dei vaccini destinati ai nostri figli?
5. Perchè ad oggi non esiste evidenza documentata dei controlli di qualità da parte del Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’AIFA, della GSK e/o di altri laboratori delegati?
6. Perchè ad oggi non esiste evidenza documentata dei controlli di qualità da parte del Ministero, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’AIFA e/o di altri laboratori delegati sugli altri vaccini commercializzati dalla GSK?
7. Se su tutti i lotti si effettuano “controlli di qualità stringenti e standardizzati”, come possono sfuggire anche inquinanti vistosi come le polveri trovate dall’équipe del Dott. Montanari?
8. Che cosa significa che la qualità è “certificata”?
9. Se chi “certifica” i controlli trascura anche la presenza di polveri di Acciaio, di Piombo, di Titanio, di Tungsteno e quant’altro, che razza di “certificazione” è?

A questo punto siamo fermamente intenzionati a conoscere ufficialmente tutti i dettagli relativi ai numeri di lotto dei vaccini interessati in tutti i 19 paesi coinvolti dal provvedimento, come è giusto che sia, e siamo fermamente intenzionati ad ottenere altrettante certificazioni ufficiali che comprovino gli avvenuti controlli di qualità sul prodotto [inclusi gli inquinanti ambientali] e sulle giacenze in dotazione alle varie ASL. Ricordiamo che in Francia il provvedimento di ritiro precauzionale ha riguardato anche la formulazione Tetravalente e Pentavalente dello stesso Infanrix, pertanto i controlli di qualità dovrebbero essere estesi a tutti i prodotti commercializzati dalla GSK [incluso il vaccino Priorix - trivalente Morbillo Parotite Rosolia]. In questo caos totale nel quale si ritrova il nostro Paese, dove ogni giorno esce una novità in materia sanitaria, laddove ormai la coperta è troppo corta per fare anche solo finta di riscaldare un solo malato, crediamo sia importante essere coerenti e rafforzare un concetto che prosegue a sfuggire: non si gioca e non si fa mercato sulla salute dei bambini!

20 ottobre 2012
autismovaccini.org/2012/10/20/esavalentesiamoallaresadeiconti/?year=2012&monthnum=10&day=20&like=1&_wpnonce=f89f0084b2&wpl_rand=99...
13/11/2013 03:32
 
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Sconvolgente: I bambini vaccinati hanno da 2 a 5 volte più malattie e disturbi di quelli non vaccinati. Ecco le prove di un nuovo studio!!



Uno studio tedesco pubblicato nel settembre del 2011 su circa 8000 bambini non vaccinati, in età compresa tra gli 0 ed i 19 anni, mostra che i bambini vaccinati contraggono almeno 2-5 volte in più malattie e disturbi rispetto ai bambini non vaccinati… I risultati sono presentati nel grafico a barre sottostante, i dati completi ed i risultati dello studio sono qui: www.vaccineinjury.info/vaccinations-in-general/health-unvaccinated-children/survey-results-illness... Il dato è confrontato con lo studio tedesco KIGGS sulla salute dei bambini nella popolazione nazionale. La maggior parte dei partecipanti al sondaggio erano statunitensi.



I dati sono stati raccolti da genitori con bambini non vaccinati tramite un questionario via Internet di vaccineinjury.info e Andreas Bachmair, un medico tedesco omeopatico. Lo studio indipendente è auto-finanziato e non è sponsorizzato da una grande e “credibile” organizzazione sanitaria non-profit o del governo con conflitti di interesse politici e finanziari. Ognuno degli 8000 casi, sono casi reali con documentazione medica. Tre altri studi hanno avuto risultati simili secondo Bachmair e sono di seguito riportati:

Alzburger Studio

Risultati: i 1.004 bambini non vaccinati, hanno avuto

· Asma= 0% (8-12% nella popolazione normale)
· Dermatite A= 1,2% (10-20% nella popolazione normale)
· Allergie= 3% (25% nella popolazione normale)
· ADHD 0,79% (5-10% in media tra i bambini)

Studio a lungo termine in Guinea-Bissau Africa occidentale”

I figli di 15.000 madri sono stati osservate dal 1990-1996 per 5 anni.

Risultato: il tasso di mortalità nei bambini vaccinati contro la difterite, il tetano e la pertosse è due volte superiore rispetto ai bambini non vaccinati (10,5% contro 4,7%).

Studio Nuova Zelanda Survey (1992)
Lo studio ha coinvolto 254 bambini. In cui 133 bambini sono stati vaccinati e non vaccinati sono rimasti 121.

Risultato:

Segno - vaccinati - non vaccinati
Asma 20 (15%) - 4 (3%)
Eczema o eruzioni cutanee allergiche 43 (32%) - 16 (13%)
Otite cronica 26 (20%) - 8 (7%)
Tonsillite ricorrente 11 (8%) - 3 (2%)
Mancanza di respiro e la sindrome della morte improvvisa del lattante 9 (7%) - 2 (2%)
Iperattività 10 (8%) - 1 (1%)

Nessuno studio che confronti lo stato di salute di persone vaccinate contro quelle non vaccinati è stata mai condotta negli Stati Uniti dal CDC o da qualsiasi altra agenzia nei 50 anni o più di un programma di vaccinazioni (ormai più di 50 dosi di 14 vaccino vengono somministrate prima della scuola dell’infanzia, 26 dosi il primo anno). La maggior parte dei dati raccolti dal CDC è contenuto nel database del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Le VAERS contiene generalmente solo il 3-5 per cento d’informazini relative ad incidenti causati da vaccini. Questo semplicemente avviene perché solo alcune reazioni immediatesono segnalate dai medici, ma molte altre non sono ammesse in quanto non ritenute essere reazioni al vaccino. Pertanto i numeri riportati nel VAERS sono solo reazioni immediate. Le malattie ed i disturbi indotti dai vaccini non vengono riconosciuti da genitori o medici quando queste condizioni si sviluppano da pochi mesi a cinque anni o più di distanza dalla vaccinazione e non sarebbero mai stati riconosciuti come conseguenza di vaccinazioni multiple. In altre parole, molti bambini e adulti hanno malattie e disturbi che sono indotti da vaccino e non hanno mai sospettato che la causa derivi dai vaccini, così come indica questo studio. Come dimostrato da questo studio e dal grafico i bambini non vaccinati non solo corrono meno rischi rispetto a quelli a cui vengono somministrate le vaccinazioni ma sono anche più sani.

Fonti
journal.livingfood.us/2011/10/09/new-study-vaccinated-children-have-2-to-5-times-more-diseases-and-disorders-than-unvaccinated-c...
healthimpactnews.com/2011/new-study-vaccinated-children-have-2-to-5-times-more-diseases-and-disorders-than-unvaccinated-c...
www.vaccineinjury.info/vaccinations-in-general/health-unvaccinated-children/survey-results-illnes...

10 novembre, 2013
curiosity2013.altervista.org/sconvolgente-bambini-vaccinati-hanno-da-2-5-volte-piu-malattie-e-disturbi-di-quelli-non-vaccinati-ecco-le-prove-di-un-nuovo...
[Modificato da wheaton80 13/11/2013 03:36]
17/01/2014 02:02
 
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Vaccini killer
Robert F. Kennedy Jr. indaga sullo scandalo dell’insabbiamento per opera del governo della connessione tra mercurio ed autismo

Nel giugno del 2000, un gruppo, formato da scienziati governativi e di responsabili per la sanità pubblica, si incontrò nell’isolato centro congressi Simpsonwood di Norcross, in Georgia. Voluta dal Center for Disease Control and Prevention (C.D.C.); la riunione si svolse presso questo eremo metodista nascosto tra i boschi in prossimità del fiume Chattahoochee, al fine di assicurare la completa segretezza. Il C.D.C. non aveva emanato nessun annuncio pubblico della riunione, solo inviti privati per i 52 presenti. C’erano gli alti funzionari del C.D.C. e della Food and Drug Administration (Ministero della “salute” statunitense), i più importanti specialisti in vaccini dell’Organizzazione Mondiale della “Sanità” da Ginevra ed i rappresentanti delle maggiori compagnie per la produzione di vaccini, incluse la GlaxoSmithKline, Merk, Wyeth ed Aventis Pasteur. Tutti i dati scientifici in discussione, come ricordato ripetutamente ai partecipanti dai funzionari del C.D.C., erano strettamente confidenziali. Non ci sarebbero state fotocopie o documenti, nessuna prova cartacea da portarsi via alla fine della riunione. I dirigenti federali ed i rappresentanti delle industrie si erano riuniti per discutere di un nuovo allarmante studio che sollevava preoccupazione circa la sicurezza dei comuni vaccini infantili somministrati a neonati e bambini. Secondo un epidemiologo del C.D.C., Tom Verstraeten, che aveva analizzato gli enormi archivi dell’agenzia contenenti le registrazioni mediche di 100.000 bambini, un conservante a base di mercurio (thimerosal) sembrava essere il responsabile del drammatico incremento nei casi di autismo e la base di altri disordini neurologici infantili. “Ero veramente sbalordito per ciò che vidi”, affermò Verstraeten a tutti i convenuti a Simpsonwood, citando lo strabiliante numero di studi recenti che indicavano un collegamento tra il thimerosal e ritardo verbale, disordine da deficit di attenzione, iperattività ed autismo. Fin dal 1991, quando il C.D.C. e la F.D.A. avevano raccomandato tre vaccini aggiuntivi legandoli alla prevenzione da fornire a livello infantile (in un caso a poche ore dalla nascita), il numero stimato di casi di autismo era cresciuto di 15 volte, da 1 su 2500 a 1 su 166 bambini. Per gli scienziati e per i medici, abituati ad affrontare questioni di vita o di morte, l’evidenza era spaventosa. “Si può fantasticare su tutto questo quanto vogliamo”, dichiarò al gruppo il dottor Bill Weil, uno specialista dell’Associazione Pediatrica Americana. L’esito “è statisticamente rilevante”. Il dottor Richard Johnston, un immunologo e pediatra dell’Università del Colorado, il cui nipote era nato la mattina del primo giorno del meeting, era ancor più preoccupato. Egli disse: “Quello che penso? Perdonate questo mio commento personale. Non voglio che a mio nipote vengano inoculati vaccini che contengano thimerosal, finchè non sapremo di più su ciò che sta accadendo”. Invece di compiere i passi necessari per informare il pubblico e sbarazzarsi dei vaccini contenenti thimerosal, i dirigenti e l’esecutivo riuniti a Simpsonwood spesero la quasi totalità dei successivi due giorni a discutere su come coprire quei dati pericolosi. Secondo la trascrizione ottenuta grazie al Freedom of Information Act (Legge sulla libertà di Informazione), molti all’incontro erano preoccupati per quanto quelle rivelazioni sul thimerosal avrebbero danneggiato i profitti delle compagnie farmaceutiche. “Siamo in una brutta posizione dal punto di vista difensivo nell’eventualità di una causa legale”, asserì il dottor Robert Brent, pediatra all’ospedale infantile Alfred I duPont nel Delaware. “Questa sarà una risorsa per i nostri occupatissimi avvocati dell’accusa di questo stato”.

Il dottor Bob Chen, capo della sicurezza dei vaccini della C.D.C., fu sollevato dal fatto che “data la sensibilità della notizia, saremo in grado di tenere tutto questo fuori dalla portata di – diciamo così – mani meno responsabili”. Il dottor John Clements, direttore per i vaccini all’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiarò: “Questo studio non avrebbe mai dovuto essere eseguito”. Aggiunse: “I risultati della ricerca debbono essere modificati”, avvertendo che lo studio “sarà valutato da altri e verrà usato in altri modi fuori dal controllo di questo gruppo”. Infatti il governo dimostrò di essere più bravo nel manipolare il problema che nel proteggere la salute dei bambini. Il C.D.C. pagò l’Istituto di Medicina per condurre un nuovo studio per nascondere il rischio collegato al thimerosal, ordinando ai ricercatori di “escludere” il collegamento tra chimica ed autismo. Vennero secretate le scoperte di Verstraeten, ne venne stroncata l’immediata pubblicazione e fu riferito agli altri scienziati che i dati originali erano andati “perduti” e non c’era alcun modo per ricrearli. Per ostacolare la Freedom of Information Act, passò il proprio gigantesco database sui registri di vaccinazione ad una azienda privata, dichiarandola off-limits ai ricercatori. Nel contempo, Verstraeten pubblicò il suo studio definitivo nel 2003, andò a lavorare per la GlaxoSmithKline e rielaborò i dati per “affossare” il collegamento tra thimerosal ed autismo. I produttori di vaccini cominciarono ad eliminare il thimerosal dalle iniezioni da inoculare ai neonati americani, ma hanno continuato a vendere le loro forniture di vaccini a base di mercurio fino all’anno scorso. Il C.D.C. e la F.D.A. hanno dato loro una mano, acquistando i vaccini contaminati per esportarli nei paesi in via di sviluppo e permettendo alle compagnie farmaceutiche l’uso del conservante in alcuni vaccini americani, incluse svariate punture liquide ad uso pediatrico come pure nel richiamo antitetanico inoculato di routine ad undici anni. Le compagnie farmaceutiche stanno ricevendo un aiuto anche dai potenti legislatori di Washington. Il leader della maggioranza al senato, Bill Frist, che ha ricevuto 873.000 dollari sotto forma di contributo dalle industrie farmaceutiche, ha lavorato per “immunizzare” i realizzatori di vaccini dalla responsabilità oggettiva in 4.200 processi che erano stati intentati dai parenti di bambini danneggiati. In cinque occasioni diverse, Frist aveva cercato di sigillare tutti i documenti governativi collegati ai vaccini (inclusa la trascrizione dell’incontro di Simpsonwood) e di proteggere Eli Lilly, lo sviluppatore del thimerosal, dal mandato di comparizione. Nel 2002, il giorno dopo che Frist aveva tranquillamente infilato un codicillo conosciuto come “Legge per la protezione di Eli Lilly” all’interno di un progetto di legge per la sicurezza nazionale, la società contribuì con 10.000 dollari alla sua campagna elettorale ed acquistò 5.000 copie del suo libro sul bioterrorismo. La misura fu abrogata dal Congresso nel 2003, ma già quest’anno, Frist inserì un’altra provvigione all’interno di una legge antiterrorismo allo scopo di negare qualsiasi indennità ai bambini che soffrono di disordini mentali connessi con le vaccinazioni.

“I disegni di legge sono della massima importanza al fine di evitare il fallimento dei produttori di vaccini: ciò limiterebbe quindi la nostra capacità di difesa nel caso di attacco biologico per mano di terroristi”, dichiara Dean Rose, consigliere per le politiche sulla salute di Frist. Analogamente, molti conservatori si sono scontrati con lo sforzo del governo di nascondere i pericoli del thimerosal. Dan Burton, un rappresentante repubblicano dell’Indiana, sovrintese una ricerca lunga tre anni sul thimerosal dopo che, a suo nipote, era stato diagnosticato l’autismo. “Il thimerosal, usato come conservante nei vaccini, è direttamente responsabile dell’epidemia autistica“, fu la conclusione del rapporto finale del Comitato Governativo per le Riforme. “Questa epidemia con ogni probabilità poteva essere impedita o almeno ridotta se la F.D.A. non si fosse “addormentata” in riferimento alla mancanza di dati certi sul thimerosal iniettato, una riconosciuta neurotossina”. La F.D.A. ed altre agenzie per la “salute pubblica” sbagliarono ad agire – aggiunse il comitato – con una “disonestà istituzionale a scopo di autodifesa” e “un mal riposto protezionismo verso le industrie farmaceutiche”. La storia di come le agenzie governative per la salute fossero colluse con la “Big Pharma” per nascondere il rischio del thimerosal all’opinione pubblica, è un’agghiacciante studio analitico sull’arroganza, sul potere e sulla cupidigia delle istituzioni. Sono stato trascinato in questa polemica con riluttanza. Come procuratore e ambientalista che ha passato anni lavorando su questioni di tossicità da mercurio, ho incontrato spesso madri di bambini autistici che erano assolutamente convinte che i loro bambini fossero stati danneggiati dalle vaccinazioni. Dentro di me, ero scettico. Dubitavo che l’autismo potesse essere causato da un’unica causa e non capivo la necessità del governo di tranqulizzare i genitori sulla sicurezza delle vaccinazioni: lo sradicamento di alcune malattie mortali dell’infanzia dipendeva da questo. Ero tendenzialmente d’accordo con gli scettici come Henry Waxam, deputato democratico della California, che criticava i suoi colleghi dell’House Government Reform Committee per la capacità di saltare alle conclusioni su autismo e vaccinazioni. “Perché dovremmo impaurire la popolazione circa le vaccinazioni” faceva notare Waxman agli interlocutori “quando conosciamo i fatti?”. Fu soltanto dopo aver letto le trascrizioni sull’incontro di Simpsonwood, studiando le più importanti rierche scientifiche e consultando molti dei più eminenti specialisti, che cominciai a convincermi che il collegamento tra thimerosal e l’epidemia nei disordini neurologici dell’infanzia era realtà. Cinque dei miei figli appartengono alla “Generazione Thimerosal” (i nati tra il 1989 e il 2003) che ha ricevuto pesanti dosi di mercurio dai vaccini. “Le classi elementari hanno un numero di bambini sopra la media con sintomi neurologici o con problemi del sistema immunitario” disse nel 1999 Patti White, un’assistente scolastica, alla H.G.R.C. “Si suppone che i vaccini ci facciano stare meglio, ma in ogni caso, in venticinque anni di lavoro, non ho mai visto così tanti bambini ammalati e danneggiati. Qualcosa di molto, molto sbagliato sta accadendo ai nostri bambini”.

Più di 50.000 bambini soffrono oggi di autismo ed i pediatri stimano oltre 40.000 nuovi casi all’anno. La malattia era conosciuta già nel 1943, quando fu identificata e diagnosticata su undici bambini nati nei mesi successivi all’introduzione del thimerosal nei vaccini infantili nel 1931. Alcuni scettici contestano il fatto che l’incremento dell’autismo sia causato da un avvelenamento da thimerosal dei vaccini. Essi affermano che questo incremento è dovuto ad un miglioramento delle diagnosi – una teoria alquanto opinabile, considerando che la maggior parte dei nuovi casi di autismo è concentrata in un’unica generazione di bambini. “Se l’epidemia è veramente il risultato di diagnosi inefficaci” sconfessa il dottor Boyd Haley, una delle autorità mondiali sulla tossicità da mercurio “allora dove sono tutti gli autistici di vent’anni d’età?”. Altri ricercatori fanno notare che gli Statunitensi sono esposti ad un grande carico di mercurio come mai prima d’ora (dalla contaminazione del pesce alle cure dentali) e suggeriscono come il thimerosal sia solo parte di un problema su più larga scala. E’ un argomento che certamente merita più attenzione di quanta ne abbia ricevuta, ma a cui sfugge il fatto che la concentrazione di mercurio nei vaccini rende irrilevante l’esposizione dei nostri bambini alle altre fonti. Quello che più colpisce è il periodo nel quale i responsabili delle ricerche hanno voluto ignorare (e coprire) le prove contro il thimerosal. Fin dall’inizio, i dati scientifici contro l’additivo al mercurio sono stati censurati. Il conservante, usato per arginare la crescita di funghi e batteri nei vaccini, conteneva etilmercurio, una potente neurotossina. La quantità degli studi eseguiti ha dimostrato che il mercurio tende ad accumularsi nel cervello dei primati e degli altri animali dopo l’inoculazione di vaccini e che lo sviluppo del cervello dei neonati è particolarmente a rischio. Nel 1977 uno studio russo trovò negli adulti esposti una minor concentrazione di etilmercurio rispetto ai dati su bambini americani che anni dopo ancora soffrivano di danni cerebrali. La Russia bandì il thimerosal dai vaccini per bambini venti anni dopo e Danimarca, Austria, Giappone, Gran Bretagna ed i Paesi Scandinavi ne hanno già seguito l’esempio. “Non si può realizzare uno studio che dimostri che il thimerosal è sicuro”, afferma Haley, capo del dipartimento di Chimica dell’Università del Kentucky. “E’ incredibilmente tossico. Se si inietta thimerosal negli animali, il loro cervello si ammala. Se si applica su tessuti viventi, le cellule muoiono. Se lo inserisci in un contenitore di Petri, la cultura muore. Se si conoscono questi fatti, è sconvolgente che qualcuno voglia pensare di iniettarlo in un neonato senza causare danni”.

Documenti interni rivelano che Eli Lilly, che per primo sviluppò il thimerosal, sapeva fin dall’inizio che il prodotto poteva causare danni (e anche la morte) sia in animali sia in esseri umani. Nel 1930, l’azienda testò il thimerosal, inoculandolo in ventidue pazienti con meningite allo stadio terminale, tutti morti a settimane dalle iniezioni – un fatto che Lilly non riportò nel suo studio, dichiarando sicuro il thimerosal. Nel 1935, i ricercatori di un’altra compagnia per la realizzazione di vaccini, la Pittman-Moore, avvertivano Lilly che le sue affermazioni circa la sicurezza del thimerosal “non collimavano con la nostra”. Metà dei cani a cui la Pittman aveva iniettato vaccini basati sul thimerosal si ammalarono, conducendo i ricercatori a dichiarare che il conservante “è insoddisfacente come siero messo a punto per l’uso sui cani”. Nei decenni che seguirono, le evidenze contro il thimerosal continuarono a crescere. Durante la seconda guerra mondiale, quando il Dipartimento della “Difesa” usava il conservante nei vaccini per i soldati, fu richiesto a Lilly di eliminare il suo “veleno”. Nel 1967, uno studio di microbiologia applicata dimostrò che il thimerosal uccideva i topi, se aggiunto ai vaccini iniettati. Quattro anni dopo, gli studi di Lilly lo portarono a comprendere che il thimerosal era “tossico per i tessuti cellulari” in concentrazioni anche inferiori a una parte su un milione, cioè 100 volte meno rispetto ad una concentrazione di un vaccino standard. Nonostante questo, le aziende continuarono a dichiarare il thimerosal come “atossico“, inserendolo anzi nei disinfettanti topici. Nel 1977, dieci bambini morirono all’ospedale di Toronto, quando un antisettico contenente thimerosal fu applicato sul loro cordone ombelicale. Nel 1982, la F.D.A. propose un bando su tutti i prodotti contenenti thimerosal e nel 1991 l’agenzia li considerò banditi dai vaccini per animali. Ma tragicamente quello stesso anno, il C.D.C. consigliò che ai bambini fosse somministrata una serie di vaccini con mercurio. I neonati sarebbero stati vaccinati per l’Epatite B entro 24 ore dalla nascita ed a due mesi per “haemophilus influenzae B” e difteria-tetano-pertosse. Le compagnie farmaceutiche sapevano che i vaccini aggiuntivi erano pericolosi. Lo stesso anno in cui il C.D.C. approvava il nuovo vaccino, il dottor Maurice Hilleman, uno dei padri del programma vaccinale della Merck, avvertiva le aziende che i bambini di sei mesi a cui venivano inoculati i vaccini, sarebbero stati soggetti ad una pericolosa esposizione al mercurio. Egli raccomandava di interrompere l’uso di thimerosal “specialmente se usato su bambini e neonati”, facendo notare che le industrie erano a conoscenza di alternative non tossiche. “La miglior strada da intraprendere” aggiunse ” è di modificare la distribuzione degli attuali vaccini senza aggiungere conservanti”. Sia per la Merck sia per le altre compagnie, comunque, l’ostacolo era costituito dai soldi. Il thimerosal permetteva alle industrie farmaceutiche di inglobare i vaccini in fiale che contenevano dosi multiple che richiedevano una protezione aggiuntiva, in quanto più facilmente contaminabili, data l’introduzione di più aghi. Le fiale più grandi costano la metà rispetto a quelle più piccole monodose, rendendo più economico alle agenzie internazionali la distribuzione. Affrontando queste “considerazioni sui costi”, la Merck ignorò gli avvertimenti di Hillman ed i responsabili governativi continuarono a spingere sempre più vaccini basati sul thimerosal per i bambini. Prima del 1989, i bambini americani in età prescolare ricevevano undici vaccinazioni (polio, difterite-tetano-pertosse e morbillo-parotite-rosolia). Un decennio dopo, grazie alle raccomandazioni federali, i bambini ricevevano un totale di 22 immunizzazioni fino all’ingresso alle elementari. Nel momento in cui cresceva il numero dei vaccini, il tasso di crescita dell’autismo infantile diventava esponenziale. Durante gli anni ’90, a 40 milioni di bambini furono iniettati vaccini basati sul thimerosal, ricevendo livelli di mercurio mai raggiunti prima, in un periodo critico per lo sviluppo del cervello. Malgrado il ben documentato pericolo del thimerosal, sembrava che nessuno fosse preoccupato dall’aggiungere dosi cumulative di mercurio che i bambini ricevevano dai vaccini.

“Perché la F.D.A. impiega così tanto tempo per fare il calcolo?” chiese in una e-mail nel 1999 Peter Patriarca, direttore dei prodotti virali per l’agenzia. “Perché il C.D.C. e gli organi consultivi non hanno eseguito questi calcoli, quando ampliarono rapidamente il piano di immunizzazione per l’infanzia?”. Ma in quel momento il danno era stato provocato. A due mesi, quando il cervello del neonato è ancora in uno stato critico dello sviluppo, i neonati ricevono d’ufficio 3 inoculazioni che contengono un totale di 62,5 microgrammi di etilmercurio, un livello 99 volte più elevato rispetto al limite massimo fissato dalla E.P.A. per l’esposizione a metilmercurio, una ricosciuta neurotossina. Benché l’industria delle vaccinazioni insista che l’etilmercurio crea un piccolo danno, perché viene scomposto velocemente ed espulso dal corpo, svariati studi (incluso uno pubblicato in aprile dall’Istituto Nazionale per la Salute) sottolinea come l’etilmercurio sia in realtà più tossico per lo sviluppo del cervello, risiedendovi più a lungo rispetto al metilmercurio. I funzionari responsabili per l’immunizzazione dell’infanzia, insistono sul fatto che i vaccini addizionali sono necessari per proteggere i neonati dalle malattie e che il thimerosal è ancora necessario nelle nazioni in via di sviluppo che, come spesso dichiarano, non si possono permettere le fiale a dose singola che non richiedono un conservante. Il dottor Paul Offit, uno dei principali consulenti per i vaccini della C.D.C., mi confidò: “Penso che, se veramente abbiamo un’influenza pandemica (e certamente l’avremo nei prossimi vent’anni, perché lo diciamo sempre) non c’è modo nel quale noi possiamo immunizzare 280 milioni di persone con fiale a dose singola. Dovremmo usare fiale multidose”. Sebbene alcuni funzionari per la salute pubblica non fossero in mala fede, molti di loro invece che appartengono al comitato consultivo della C.D.C. che ha sostenuto i vaccini addizionali, hanno un legame stretto con le industrie. Il dottor Sam Katz, il presidente del comitato, è stato un consulente pagato per molti dei maggiori produttori di vaccini e fu esponente di un team che sviluppò il vaccino anti-morbillo, che brevettò nel 1963. Il dottor Neal Halsey, un altro membro del comitato, lavorò come ricercatore per le aziende di vaccini, ricevendo un onorario dai Laboratori Abbott per la sua ricerca sul vaccino per l’epatite B. Infatti, nel ristretto circolo degli scienziati che lavorano sui vaccini, tale conflitto di interessi è comune. Il Deputato Burton afferma che il C.D.C. “normalmente permette a scienziati con sfacciati conflitti d’interesse di servire presso il comitato consultivo intellettuale che dà raccomandazioni sui nuovi vaccini, sempre che essi abbiano interesse a produrne e le aziende per le quali si supponga siano fornitori ne abbiamo una sorveglianza imparziale”. H.G.R.C. scoprì che quattro degli otto consulenti della C.D.C. che approvarono le linee guida del vaccino per il rotavirus “avevano un legame finanziario con le compagnie farmaceutiche, che svilupparono varie versioni del vaccino”. Offit, che condivideva un brevetto su uno dei vaccini, mi confidò che “avrebbe fatto i soldi”, se il suo voto avesse portato ad un prodotto commerciabile. Ma ha negato la mia idea che uno scienziato finanziato direttamente partecipi alle omologazioni del C.D.C., possa essere influenzato nelle sue decisioni. “Questo non mi crea nessun conflitto”, insiste.

“Sono semplicemente informato del procedimento e non ne sono distratto. Quando siedo attorno a quel tavolo, il mio unico intento è cercare di fare delle raccomandazioni per il massimo benessere dei bambini di questa nazione. E’ offensivo dire che medici ed il personale per la salute pubblica siano stipendiate dall’industria e perciò prendono decisioni che essi sanno essere pericolose per i bambini. Questo non è il modo di lavorare”. Altri scienziati sui vaccini ed ispettori per la loro sicurezza mi hanno dato assicurazioni simili. Come Offit, essi si vedono come guardiani illuminati della salute dei bambini, orgogliosi della loro partnership con le compagnie farmaceutiche, immuni dalla seduzione del profitto personale, assediati da attivisti irrazionali, le cui campagne anti-vaccini mettono a repentaglio la salute dei bambini. Costoro sono spesso risentiti dall’essere messi in discussione. “La scienza” afferma Offit “è meglio che sia lasciata agli scienziati”. Ancora, alcuni funzionari del governo sono allarmati dall’evidente conflitto d’interessi. Nella sua e-mail del 1999 agli amministratori del C.D.C., Paul Patriarca della FDA critica aspramente i controllori federali per aver mancato di valutare adeguatamente il pericolo costituito dall’incremento dei vaccini infantili. “Non sono sicuro che ci sarà una facile via d’uscita dalla potenziale percezione che la F.D.A., il C.D.C. e gli organismi della politica vaccinale potrebbero avere, non avendo prestato finora attenzione verso l’argomento thimerosal” scrive Patriarca. La stretta vicinanza tra i funzionari normativi e le industrie farmaceutiche, aggiunge, “farà crescere anche la questione sulla diversità di organi consultivi circa la raccomandazione aggressiva verso l’uso di thimerosal nei vaccini per bambini”. Se la normativa federale e gli scienziati governativi sbagliarono, negli anni, a comprendere il rischio potenziale connesso al thimerosal, nessuno può parlare di ignoranza dopo l’incontro segreto di Simpsonwood. Invece di compiere ulteriori studi per testare il collegamento tra autismo ed altre forme di danno cerebrale, il C.D.C. collocò la “politica” al di sopra della scienza. L’ente consegnò il proprio database sulle vaccinazioni infantili, che era stato sviluppato per lo più a spese dei contribuenti, ad un’azienda privata, la America’s Health Insurance Plans,assicurandosi che non potesse usarlo per ricerche aggiuntive. In più, istruì l’Istituto di Medicina, un’ organizzazione consultiva che è parte dell’Accademia Nazionale di Scienze, affinché compisse uno studio che demistificasse il collegamento tra thimerosal e disordini cerebrali. Il C.D.C. “voleva farci dichiarare che queste cose sono davvero sicure” disse alla dottoressa Marie McCormick, che presiedeva il Comitato di Controllo sulla Sicurezza delle Immunizzazione dello I.O.M., ad un collega ricercatore, quando si incontrarono la prima volta nel gennaio del 2001.

“Noi non abbiamo mai affermato che l’autismo è un effetto collaterale proprio dell’esposizione al thimerosal”. Secondo una trascrizione dell’incontro, il capogruppo del comitato, Kathleen Stratton, affermò che lo I.O.M. concludeva che la prova era “inadeguata per accettare o rigettare una relazione causale” tra thimerosal ed autismo. Tale nesso, aggiunse, era il risultato che “Walt voleva”, con riferimento a Walter Orenstein, direttore del Programma Nazionale di Immunizzazione della C.D.C. Per quelli che hanno dedicato le loro vite alla promozione delle vaccinazioni, le rivelazioni sul thimerosal miniacciarono di mettere a repentaglio tutto ciò per cui avevano lavorato. “Qui abbiamo un drago alle spalle” ammise il dottor Michael Kaback, un altro membro del comitato, “Siamo come presi in trappola. L’unico modo per uscire dalla trappola, penso sia attaccare”. Persino in pubblico, i funzionari federali mettevano in chiaro che il loro scopo principale nello studio del thimerosal, fosse dissipare i dubbi sui vaccini. “Sono sufficienti quattro studi attualmente in corso per escludere il collegamento proposto tra autismo e thimerosal“, garantiva il dottor Gordon Douglas, l’allora direttore della pianificazione strategica per la ricerca sui vaccini all’Istituto Nazionale per la “Salute”, in una riunione all’Università di Princeton nel maggio del 2001. “Affinchè si annulli l’effetto dannoso delle ricerche che pretendono di collegare il vaccino antimorbillo con un rischio elevato di autismo, dobbiamo condurre e pubblicizzare studi aggiuntivi per rassicurare i genitori sulla loro sicurezza”. Douglas ha lavorato in passato come presidente per le vaccinazioni per la Merck, dove ignorava gli avvertimenti circa il rischio del thimerosal. Nel maggio dell’anno scorso, l’Istituto di Medicina ha emesso il suo rapporto finale. Le conclusioni: non esiste collegamento provato tra autismo e thimerosal nei vaccini. Piuttosto che esaminare la grande letteratura raccolta che descrive la tossicità del thimerosal, fa affidamento su quattro disastrosi ed imperfetti studi epidemiologici che analizzano gli stati europei, dove i bambini ricevono dosi molto inferiori di thimerosal rispetto ai bambini statunitensi. Viene citata anche una nuova versione dello studio di Verstraetten, pubblicato nel giornale “Pediatrics”, che è stato rielaborato per ridurre il collegamento tra thimerosal ed autismo. Lo studio include bambini troppo giovani per essere diagnosticati come autistici e si è orientato verso altri che mostravano segni di disturbi. L’I.O.M. dichiarò il caso chiuso e, con una posizione sorprendente per un gruppo scientifico, consigliò che non fossero più condotte ulteriori ricerche. Il rapporto poteva soddisfare il C.D.C., ma non convinse nessuno. Il deputato David Weldon, un medico repubblicano della Florida che lavorava per la H.G.R.C., attaccò l’Istituto di Medicina, affermando che avevano contato su una manciata di studi che erano “fatalmente imperfetti” per la “povertà di idee” e mancavano di rappresentare “tutte le ricerche scientifiche e mediche disponibili”. I funzionari del C.D.C. non erano interessati ad una onesta ricerca della verità, mi disse Weldon, perché “un’associazione tra vaccini ed autismo, li obbligherebbe ad ammettere che la loro politica ha irrimediabilmente danneggiato migliaia di bambini. Chi vorrebbe sentire questo sul proprio operato?”. Sotto la pressione del Congresso e dei genitori, l’Istituto di Medicina convocò un altro comitato per discutere la perdurante preoccupazione sul programma chiamato Vaccine Safety Datalink Data Sharing. In febbraio, il nuovo comitato, composto da differenti scienziati, criticò il modo in cui la V.S.D. s’era avvalsa dello studio di Verstraetten ed esortò il C.D.C. a rendere disponibile per il pubblico il suo database sui vaccini. Finora, comunque, solo due scienziati sono riusciti ad ottenerne l’accesso. Il dottor Mark Geier, presidente del Centro Genetico d’America, e suo figlio David, passarono un anno a lottare per ottenere il registro medico dal C.D.C. Fin dall’agosto del 2002, quando i membri del Congresso premevano per avere i dati, i Geier avevano completato sei studi che dimostravano il forte legame tra thimerosal e danni neurologici nei bambini. Uno studio, che comparava la dose totale di mercurio ricevuta dai bambini nati tra il 1981 e il 1985, con quelli nati tra il 1990 e il 1996, dimostrava una “relazione molto significativa” tra autismo e vaccini.

Un altro studio sulla performance scolastica, dimostrò che i bambini che ricevevano grosse dosi di thimerosal nei vaccini, avevano quasi tre volte la probabilità di avere una diagnosi di autismo e oltre tre volte la probabilità di soffrire di disordini del linguaggio e ritardo mentale. Un altro studio in via di pubblicazione, mostra come il tasso di autismo sia in calo dopo la recente eliminazione del thimerosal da molti vaccini. Nel momento in cui il governo federale lavorava per evitare che gli scienziati studiassero i vaccini, altri intervenivano nello studio del collegamento con l’autismo: in aprile, il giornalista Dan Olmsted dell’U.P.I. intraprese da solo uno degli studi più importanti e, cercando bambini che non fossero stati esposti al mercurio vaccinale (il tipo di popolazione che gli scienziati normalmente usano come “controllo” durante gli esperimenti). Olmsted incontrò gli Amish della contea di Lancaster in Pennsylvania, i quali rifiutavano di vaccinare i propri neonati.

Partendo dal dato nazionale sull’autismo, Olmsted calcolò che avrebbero dovuto trovarsi 130 autistici fra loro. Ne trovò soltanto quattro: uno era stato esposto ad alti livelli di mercurio da una centrale elettrica, gli altri tre, incluso un bambino adottato proveniente dall’esterno della comunità, avevano ricevuto le vaccinazioni. Negli alti gradi dello stato, anche molti funzionari condussero una revisione in profondità sul thimerosal. Mentre l’Istituto di Medicina era occupato a nascondere i rischi, l’assemblea legislativa dell’Iowa passò accuratamente al setaccio tutti i dati scientifici e biologici disponibili. “Dopo tre anni di revisioni, cominciai a convincermi che c’era un numero sufficiente di ricerche affidabili che mostravano un legame tra mercurio e l’incremento dell’incidenza dell’autismo”, afferma il Senatore dello stato Ken Veenstra, un repubblicano che supervisionò la ricerca. “Il fatto che nell’Iowa si fosse verificato un incremento del 700% nei casi di autismo cominciato negli anni novanta, giusto dopo che molti vaccini furono aggiunti al piano vaccinale per bambini, è da sola una solida prova“. L’anno scorso, l’Iowa è diventato il primo stato a mettere al bando il mercurio nei vaccini, seguito poi dalla California. Analoghe azioni sono al vaglio in altri trentadue stati. Invece di rispondere per le rime, la F.D.A. continua a permettere alle aziende di includere il thimerosal in dozzine di medicinali da banco, come steroidi ed iniezioni di collagene. Analogamente allarmante è che il governo continua a trasferire vaccini conservati con thimerosal verso i paesi in via di sviluppo, alcuni dei quali stanno sperimentando adesso un’improvvisa esplosione dei casi di autismo. In Cina, dove la malattia era praticamente sconosciuta prima dell’introduzione del thimerosal per opera delle compagnie farmaceutiche americane nel 1999, gli ultimi rapporti indicano che ora ci sono 1.800.000 autistici. Nonostante il numero reale sia difficile da ottenere, i disordini autistici appaiono in crescita anche in India, Argentina, Nicaragua ed altri paesi in via di sviluppo che ora usano vaccini contenenti thimerosal. L’Organizzazione Mondiale della “Sanità” continua ad insistere che il thimerosal è sicuro, ma promette di tenere “sotto revisione” la possibilità che sia collegato a disordini neurologici. Ho dedicato tempo a questo problema, perché credo che questa crisi morale debba essere fermata. Se, come le prove suggeriscono, le nostre autorità per la salute pubblica hanno permesso deliberatamente che le industrie farmaceutiche avvelenassero un’intera generazione di bambini americani, le loro azioni sono la prova che dimostra uno dei più grandi scandali negli annali della medicina americana. “Il C.D.C. è colpevole di incompetenza e grosse negligenze” afferma Mark Balaxill, vicepresidente di Safe Minds, un’organizzazione no-profit che si occupa del ruolo del mercurio nei medicinali. “Il danno causato dall’esposizione ai vaccini è enorme.

E’ maggiore dell’amianto, maggiore del tabacco, più grande di qualsiasi cosa abbiamo mai visto”. E’ difficile calcolare il danno per il nostro paese e per lo sforzo internazionale per sradicare le malattie epidemiche, se le nazioni del Terzo Mondo inizieranno a credere che il preludio all’iniziativa degli aiuti all’estero statunitensi, è avvelenare i loro bambini. Non è difficile predire come questo scenario sarà interpretato dai nemici degli Stati Uniti all’estero. Gli scienziati e i ricercatori, molti di loro sinceri se non addirittura idealisti, che stanno partecipando allo sforzo di nascondere i dati scientifici sul thimerosal, sostengono che stanno cercando di migliorare l’elevato scopo di proteggere i bambini nelle nazioni in via di sviluppo dalle malattie pandemiche. Hanno un’opinione assolutamente sbagliata. Il loro fallimento nell’eliminare il thimerosal ci porterà ad infestare la nostra nazione e le popolazioni più povere del mondo.

Robert F. Kennedy Jr
20 Giugno 2005
Fonte: rollingstone.com

Traduzione: ODF
Fonte italiana: emergenzautismo.org

www.altrainformazione.it/wp/vaccini-killer/
[Modificato da wheaton80 17/01/2014 02:06]
28/01/2014 04:13
 
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“Tumore legato al vaccino fatto durante il militare”: ministero Salute condannato

Il ministero della Salute condannato dal Tribunale di Ferrara che, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto un nesso di causalità tra il tumore e i vaccini fatti durante il servizio militare di leva. Dopo 10 anni di battaglie giudiziarie, la famiglia di Francesco Finessi, alpino di 22 anni di Codigoro morto nel 2002 per un linfoma non Hodgkin, sarà risarcita. Il giudice Alessandra De Curtis ha stabilito che i vaccini sono stati somministrati ‘macroscopicamente’ in modo sbagliato dai medici. “Ora questa sentenza storica – spiega l’avvocato Francesco Ferruli di Martinafranca che ha assistito la famiglia assieme al collega di Ferrara Antonio Boldrini – potrà essere applicata a tanti altri casi analoghi. E’ un segnale di giustizia e sancisce un principio: non a caso ho appena parlato con altri militari che forti di questo pronunciamento, inoltreranno le proprie richieste”. Raggiante la mamma, Santa Passaniti: “Tutti i nostri sforzi sono stati ripagati da questa sentenza che ha riconosciuto i danni da vaccino, come abbiamo sempre sostenuto: ora la nostra causa potrà aiutare tanti altri, visto che sono stati più di tremila i militari morti e malati che non hanno mai messo un piede all’estero in missioni militari (dunque non soggetti a radiazioni di armamenti con uranio impoverito, ndr). I soldi? A noi, me, mio marito e mio figlio, non interessa il lato economico, in dieci anni abbiamo speso molto di più per cause, perizie, viaggi e ricerche di ciò che verrà risarcito”. A novembre il processo penale per il caso Finessi si era concluso davanti al tribunale di Belluno con la condanna a tre anni di Nicola Marchetti, ufficiale medico del 16/o reggimento Alpini di stanza alla caserma Salsa, per falso ideologico e falso materiale commessi da pubblico ufficiale in atti pubblici, per alcune visite mai effettuate sui soldati a lui affidati. In particolare, l’indagine metteva in relazione le mancate visite e un vaccino anti-tifo somministrato due volte a Finessi. Erano stati il quotidiano Repubblica e poi il sito Repubblica.it per primi ad occuparsi di questi casi. Dall’inchiesta giornalistica scaturirono diverse interrogazioni parlamentari, il cambiamento dei protocolli vaccinali di parte delle forze armate e anche la costituzione di diverse commissioni parlamentari.

27 gennaio 2014
www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/27/tumore-legato-al-vaccino-fatto-durante-il-militare-ministero-salute-condannato...
[Modificato da wheaton80 28/01/2014 04:13]
29/01/2014 00:27
 
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Vitamina D, 800 volte più efficace dei vaccini



Dal momento che esiste una sostanza capace di prevenire l'influenza molto più efficacemente dei vaccini, tutti noi saremmo portati a pensare che gli scienziati avrebbero fatto di tutto per pubblicizzarla, giusto? In fin dei conti il nocciolo della questione non dovrebbe essere quello di proteggere bambini e adulti dall' influenza? Uno studio clinico condotto dal dr. Mitsuyoshi Urashima presso la Divisione di Epidemiologia Molecolare nel Dipartimento di Pediatria presso la Università di Medicina di Minato-ku a Tokyo, ha rilevato che la vitamina D sia estremamente efficace nel prevenire la comune influenza nei bambini. Lo studio è stato pubblicato nel marzo 2010 dal Journal of Clinical Nutrition. Si è trattato di un esperimento randomizzato su due gruppi, che ha coinvolto 334 bambini, a metà dei quali sono stati somministrati 1.200 IU al giorno di vitamina D3, e all'altra metà un semplice placebo. Tale rigoroso studio è stato svolto seguendo scrupolosamente tutti gli standard scientifici più rigidi. I risultati hanno detto che mentre 31 dei 167 bambini facenti parte del gruppo “placebo” hanno contratto l' influenza durante i quattro mesi nei quali è proseguito lo studio, solo 18 dei 168 bambini del gruppo “vitamina D” la ha contratta. Questo significa che la vitamina D è stata responsabile di una riduzione assoluta di quasi l’8 per cento.



“I vaccini antinfluenzali – secondo i più recenti dati scientifici – ottengono un 1 per cento di riduzione dei sintomi della influenza”.
- www.naturalnews.com/029641_vaccines_junk_science.html

Ciò significa che la vitamina D sembra essere 800 volte più efficace rispetto ai vaccini per prevenire le infezioni influenzali nei bambini. Tornando allo studio, un altro affascinante risultato è che per quei bambini ai quali in passato – prima dell’esperimento – era già stata somministrata vitamina D da parte dei genitori, i risultati si sono rivelati ancora migliori, in quanto in tali soggetti la vitamina D ha ridotto il rischio di influenza di quasi due terzi. In altre parole, più di sei bambini su dieci che normalmente avrebbero contratto la influenza sono risultati protetti dalla vitamina D.

RIDUZIONE DELL’ASMA

Lo studio ha anche evidenziato come la vitamina D abbia fortemente represso i sintomi da asma bronchiale. Su 12 bambini con precedenti diagnosi di asma, nel gruppo “vitamina D”, solo 2 hanno manifestato tali sintomi. Sebbene questo sottoinsieme sia di dimensione piuttosto contenuta, è apparso assolutamente chiaro che la vitamina D prevenga gli attacchi di asma nei bambini, e tutto ciò si dimostra del tutto coerente con la prova antinfluenzale.

GLI SPACCIATORI DI VACCINI NON SONO VERI SCIENZIATI
Ora, dal momento che la vitamina D3 ha denotato un effetto così potente nel prevenire l’influenza – 800 volte più efficace dei vaccini – i medici e le autorità sanitarie non dovrebbero darsi da fare prescrivendo l'assunzione di vitamina D prima che abbia inizio la “stagione influenzale”? Ovviamente dovrebbero. Ma non lo faranno. Perché per costoro non è una questione di prevenzione dell' influenza, né mai lo è stata. A questa gente interessa solo sfruttare l'influenza come buon motivo per vaccinare più persone possibili, indipendentemente dal fatto che tali vaccini siano realmente utili (o salubri). Nonostante la vitamina D abbia offerto un'indiscutibile protezione contro tutte le infezioni influenzali, costoro ancora non la consigliano. Perché? Perché non credono nel nutrizionismo! Esso infatti si pone in contrasto con la loro agenda informativa sanitaria, la quale afferma che i nutrienti sono per lo più inutili, mentre solo i farmaci possiederebbero reali funzioni curative. Si potrebbero pubblicare un centinaio di studi atti a dimostrare come la vitamina D sia molte volte più efficace dei vaccini, eppure ancora non la raccomandano. Sono promotori del dogma medico piuttosto che di soluzioni reali per aiutare i pazienti. Ma questa è la storia della scienza: un sacco di persone apparentemente “intelligenti” che commettono errori marchiani su base regolare. Il che ricorda un pò i progressi della scienza: una nuova idea contesta un vecchio assunto, e dopo che tutti i difensori del vecchio assunto (sbagliato) muoiono, ecco che viene accettato il nuovo assunto, il tutto su basi per lo più dogmatiche. Tale atteggiamento si riflette in una citazione del Dr. John Oxford, professore di virologia al Queen Mary School of Medicine di Londra, la cui reazione allo studio descritto in questo articolo è stata: “Questo è uno studio attendibile. Ogni scienziato può constatarlo. Esiste ormai uno sfondo scientifico sempre più solido che rende la storia della vitamina D molto credibile. Ma questo studio dovrà essere replicato. Se i risultati saranno confermati potremmo pensare di prescrivere la vitamina D unitamente ai vaccini.”
- www.timesonline.co.uk/tol/news/uk/scotland/article7061778.ece

Avete notato le sue osservazioni conclusive? Non ha nemmeno preso in considerazione l’idea che la vitamina D possa sostituire i vaccini. Piuttosto, afferma che la vitamina D abbia valore solo se somministrata congiuntamente ai vaccini! Questo ostracismo “dogmatico” è riscontrabile anche in campo oncologico in merito alle erbe anti-cancro e ad altre sostanze nutritive. Ogni volta che si riscontra una reale utilità di tali sostanze anti-business, ecco che certa stampa afferma cose come:“Beh, questa sostanza potrebbe essere utile se somministrata al paziente dopo la chemioterapia…”, ma mai in sostituzione della chemio, ovviamente. Molti medici tradizionali e scienziati medici sono semplicemente incapaci di pensare al di fuori del box molto ristretto in cui i loro cervelli sono stati spinti dopo anni di de-formazione presso le scuole di medicina. Quando hanno a che fare con elementi contrari a ciò che è stato loro insegnato, essi stupidamente finiscono per respingerli.

“Data la stupidità della maggioranza del genere umano, una credenza molto diffusa è più probabile che sia sciocca piuttosto che ragionevole”
Bertrand Russell

RIVISTE MEDICHE: CUSTODI DELL'IGNORANZA
Gran parte delle riviste mediche non funzionano come amplificatori di verità scientifiche, ma come difensori del dogma pseudoscientifico. Per essere pubblicato un testo – nella gran parte di tali riviste – il tema trattato deve soddisfare le aspettative e le credenze tanto del giornale quanto dell'editore. Così, il progresso della conoscenza scientifica in ogni giornale si limita a rispecchiare le attuali convinzioni di un singolo individuo: il direttore di quel giornale. Quasi tutte le ricerche pionieristiche che abbiano sfidato lo status quo sono state respinte. Solo ai documenti che confermassero le convinzioni di redazione della rivista è stata regolarmente concessa la pubblicazione. Questa è una delle ragioni per cui la scienza medica, in particolare, avanza così lentamente. Gli studi che hanno dimostrato che la vitamina D sia più efficace rispetto ai vaccini hanno visto raramente la luce del giorno nella comunità scientifica. Ciò avvalora l’opera del Journal of Clinical Nutrition, il quale ha accettato la pubblicazione di questo documento da parte Mitsuyoshi Urashima. La maggior parte delle riviste mediche non avrebbero osato pubblicarlo proprio perché mette in discussione lo status quo relativo a vaccini ed influenza. Vedete, le riviste mediche sono in gran parte finanziate dalla industria farmaceutica. E Big Pharma non vuole accordare alcuna credibilità agli studi sulle vitamine, indipendentemente dal loro valore scientifico. Anche se la somministrazione di vitamina D potrebbe comportare un risparmio di miliardi di dollari in America, e ridurre i costi di assistenza domiciliare, nessuno vuole concedere supporto scientifico alla vitamina D dal momento che alle aziende farmaceutiche non sarebbe concesso di brevettare una vitamina. Essa è inoltre facilmente accessibile al costo di pochi centesimi. Con il tempo la vitamina D sarà riconosciuta come superiore ai vaccini nel contrastare l' influenza stagionale, ma per adesso dobbiamo sorbirci la sciocca propaganda di un settore che ha abbandonato la scienza, per adorare aghi e provette.

Fonte studio: ajcn.nutrition.org/content/early/2010/03/10/ajcn.2009.29094....
Fonte articolo: vigilantcitizen.com/?p=4996

contiandrea.wordpress.com/2012/03/09/vitamina-d-800-volte-piu-efficace-dei-...
[Modificato da wheaton80 29/01/2014 00:36]
31/01/2014 00:36
 
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Vaccinati a morte, la denuncia di Daniela: "Non posso neanche prendere in braccio i miei figli"

Daniela Sinibaldi, 35 anni, è un carabiniere ed è entrata nell'esercito nel primo corso aperto alle donne - nel 2000 - piena di aspettative e speranze. Lotta contro la connettivite indifferenziata, una patologia autoimmune che produce anticorpi che combattono contro il suo stesso corpo. Si è sentita male appena sottoposta alle vaccinazioni, nonostante questo accusa: "Sono stata vaccinata di nuovo e il mio libretto è stato contraffatto". Ha deciso di "metterci la faccia" e di parlare per tutti i colleghi che non ce l'hanno fatta: "Tutte quelle vaccinazioni sono previste dai protocolli? È previsto ripeterle dopo una reazione avversa?"

video.repubblica.it/le-inchieste/vaccinati-a-morte-la-denuncia-di-daniela-non-posso-neanche-prendere-in-braccio-i-miei-figli/154130/152632?ref=...
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Vaccini ai militari, la madre di una vittima: "La Difesa riconosca i suoi errori"

Riconosciuto per la prima volta il nesso causale tra il cancro e la somministrazione errata dei vaccini. Il Tribunale di Ferrara ha deciso che va indennizzata la famiglia dell'alpino Francesco Finessi, morto nel 2002 a 22 anni. Parla la madre Santa Passaniti: "Mio figlio deve essere riconosciuto vittima del dovere, avremo giustizia solo quando il ministero della Difesa manderà una corona d'alloro sulla sua lapide".

video.repubblica.it/le-inchieste/vaccini-ai-militari-la-madre-di-una-vittima-la-difesa-riconosca-i-suoi-errori/153951/152453?ref...
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